Microsoft, Paul Allen attacca Bill Gates nel suo libro di memorie

In uscita un libro di memorie autobiografico di Paul Allen dove tratteggia un ritratto tutt'altro che lusinghiero dell'ex socio Bill Gates.

Autore: Redazione ImpresaCity

Uscirà il prossimo 19 Aprile negli Stati Uniti il libro autobiografico dell'ex socio fondato di Microsoft, Paul Allen, intitolato "Idea Man: A Memoir by the CoFounder of Microsoft". Un libro che, stando alle indiscrezioni trapelate ed a quanto riportato dal Wall Street Journal, sarà tutt'altro che lusinghiero nei confronti di Gates. Il racconto dovrebbe abbracciare tutta la vita dell'autore, concentrandosi, principalmente, sulla nascita di BigM e sul periodo di fine anni '70, primi anni '80. Andrebbe a disegnare un Bill molto diverso da quello che la maggior parte delle persone percepiscono ora; verrebbe, infatti, presentato come un uomo cinico, freddo, approfittatore ed oltremodo devoto, quasi ossessionato, dal lavoro. Una rappresentazione che andrebbe a contrastare non poco con quella di Allen, uomo solare ed eclettico


Egli riporta e si concentra particolarmente sugli atteggiamenti del collega agli inizi della collaborazione, durante lo sviluppo di BASIC, i cui codici scritti da Paul venivano ricontrollati uno ad uno da Bill, il quale, al momento della chiusura del primo grosso contratto chiese al socio di dividere i guadagni al 60-40, in funzione anche di questa sua attività.
Anni dopo, con la chiusura del contratto con IBM, pare che la cosa si ripeté, questa volta con un rapporto 64-36, incrinando ulteriormente un amicizia già in crisi per via dell'abbruttimento del carattere di Bill, a detta di Allen. Crisi che assunse dimensioni enormi, sino a sfociare nella scissione, con l'ingresso in azienda dell'attuale CEO e Presidente Steve Ballmer, che a detta dell'autore collaborò con Gates al tentativi d'estraniarlo dall'azienda, prendendo come scusa anche le sue frequenti assenze dovute alla sua lotta personale col cancro. 


Quando il racconto giunge a tempi più recenti i toni, però, cambiano, ed Allen torna a descrivere Gates come un buon amico ed uno dei frequentatori più assidui della sua camera d'ospedale durante l'ultima degenza dovuta ad un nuovo cancro. Un riavvicinamento, questo, che potrebbe essere fermato dall'uscita del libro, già vivamente criticato da molti sostenitori di Gates.

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