In un'intervista al
Sydney Morning Herald, Craig Mundie, capo della ricerca e della strategia di Microsoft, ha confermata quelle che fino a poco fa erano solo impressioni ed opinioni dovute all'assenza nel mercato d'un sistema operativo di Redmond dedicato ai
Tablet e dalla mancanza anche solo di voci in tal senso.
Craig ha infatti dichiarato di
non sapere se e quanto i tablet potranno restare nel mercato, in quanto ritiene siano device non classificabili nei due grandi settori dei dispositivi mobili, ossia quello dei prodotti realmente utilizzabili in mobilità e quello dei prodotti mobili, ossia da utilizzarsi, tipicamente, in loco ma trasportabili con facilità. Smartphone e notebook, per essere chiari.
Egli ritiene che i
tablet si trovino a cavallo di queste due categorie, ma non appartengano ad alcuna di esse, ragion per cui crede che questi dispositivi avranno
vita breve, anche
a fronte del continuo miglioramento delle prestazioni e delle possibilità degli smartphone, che stanno sempre più divenendo dei computer mobili, il cui problema del piccolo schermo egli ritiene sarà risolto dai nuovi sistemi di proiezione su retina.
Oltre a ciò Craig ritiene anche che la mancanza di dispositivi classici come la tastiera fisica e talune interfacce ne sia un ulteriore handicap, è però un dato di fatto che
quello dei tablet è certamente uno dei settori più in crescita degli ultimi anni, trainato da Apple. Un mercato che, se le sue previsioni fossero errate, potrebbe costargli molto caro perdere.