Bersani dice no alla proposta di Berlusconi: faccia un passo indietro

Bersani risponde di no alla proposta di Berlusconi: per rivolgersi credibilmente all'opposizione "bisognerebbe che il presidente Berlusconi fosse in grado di rivolgersi credibilmente al Paese. Non è così".

Autore: Irene Canziani

Pierluigi Bersani boccia la proposta del premier Berlusconi di un'intesa bipartisan per la crescita del paese.
Dopo la pubblicazione, ieri, della lettera scritta dal presidente del consiglio al Corriere della Sera, erano stati molti gli esponenti dell'opposizione che l'avevano criticata. E alla fine è arrivata anche la replica del diretto interessato, sempre dalle colonne del Corriere.
"La proposta arriva fuori tempo massimo – scrive il leader del Partito Democratico - non nascondo la mia prima impressione: se la proposta è un astuto diversivo per parlare d'altro, mostra di essere davvero tempestiva; se è sincera, suona singolarmente estemporanea! D'altra parte negli anni trascorsi abbiamo imparato a nostre spese che Berlusconi ama gettare ponti quando è in difficoltà per abbatterli un minuto dopo".
Per rivolgersi oggi credibilmente all'opposizione, prosegue Bersani , "bisognerebbe che il Presidente Berlusconi fosse in grado di rivolgersi credibilmente al Paese. Non è così. Il Presidente del Consiglio non è in condizione di aprire una fase nuova: ne è anzi l'impedimento. Nessuna partita si può giocare a tempo scaduto".
Secondo il politico "ormai il Paese non chiede al Presidente Berlusconi un programma: gli chiede un gesto": "se ci fosse da parte del Presidente del Consiglio la disponibilità a fare un passo indietro, tutti dovrebbero garantire, e ciascuno nel suo ruolo, senso di responsabilità ed impegno".
Pronta la replica del premier a questa presa di posizione e alle reazioni degli altri membri dell'opposizione, che definisce "irresponsabili e insolenti": "prendo atto  - ha commentato il premier - delle risposte propagandistiche e degli atteggiamenti irresponsabili e insolenti di una parte delle opposizioni di fronte all'unica proposta seria in campo per rilanciare l'economia e la società italiana e per curare nel solo modo possibile, e cioè con un grande piano nazionale per la crescita, il debito pubblico''.

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