Innovazione in crescita in Italia, più di 140 mila le imprese attive nel settore

Informatica, architettura ed ingegneria e commercio elettronico i settori più forti. Dal punto di vista territoriale in testa Lombardia, Lazio, Piemonte e Veneto.

Autore: Redazione ImpresaCity

Sono più di 140 mila le sedi d'impresa impegnate nel settore della tecnologia avanzata in tutta Italia, un dato in crescita del 2% rispetto al 2009. Tra i settori che pesano di più la produzione di software, consulenza informatica e attività connesse con 68.956 unità (49,2% del totale settore innovazione), le attività degli studi di architettura, ingegneria e consulenza con 23.106 (16,5%) e il commercio elettronico, 15.277 attività (10,9% del totale italiano).
I dati emergono da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro imprese al III trimestre 2009 e 2010.
In testa alle regioni in cui si concentra il maggior numero di imprese tecnologiche, la Lombardia con più di 30 mila imprese e un peso del 21,9%, il Lazio con oltre 15 mila imprese, pari al 10,9% del settore, e con quasi 12 mila imprese ciascuna il Piemonte e il Veneto, che pesano l'8,5% sul totale italiano.
Tra le province più innovative Milano, Roma, Torino e Napoli con rispettivamente 14.893, 12.680, 7.980 e 5.665 imprese attive che ricoprono, da sole, circa un terzo di tutto il settore della tecnologia avanzata in Italia.
Nel settore chimico la Lombardia si segnala per l'alta specializzazione (il 6,8% delle attività high tech contro la media nazionale del 4,5%), nelle telecomunicazioni il Lazio (10,6% contro il 7% italiano), nel commercio elettronico la Calabria (20,3% contro il 10,9% nazionale), negli studi di architettura ed ingegneria il Molise (24,4% contro il 16,5% italiano).
"Milano e la Lombardia– ha commentato Giorgio Rapari, consigliere della Camera di Commercio di Milano – mantengono posizioni di primo piano  a livello nazionale ed europeo nell'innovazione per numero  di imprese, anche in periodo di crisi. In un mondo sempre più interconnesso, e quindi più concorrenziale, occorre continuare a  investire. Servono in particolare iniziative per favorire la nascita delle idee innovative, per ampliare l'apertura verso nuove tecnologie, per investire nella ricerca e nello sviluppo. Una strategia di "fare sistema" che deve coinvolgere anche le istituzioni, a partire da quelle più vicine alle esigenze del territorio".

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