Usa, la neutralità della rete si decide il 21 dicembre

La FCC americana ha indetto un incontro da cui dovrebbe scaturire una bozza di norme a garanzia della neutralità di internet. Senza alcuna discriminazione (di traffico).

Autore: Andrea Sala

Tempo fa aveva sollevato un polverone l'accordo fra Google e Verizon in Usa, un accordo che, sotto la facciata di "Net Neutrality", includeva anche un sistema di prioritizzazione del traffico web. Sostanzialmente un sistema a pagamento perché alcuni pacchetti "viaggiassero" più veloci sulla rete.
La notizia fece tanto scalpore che i CEO delle due società coinvolte, Eric Schmidt di Google e Ivan Seidenberg di Verizon, avevano dovuto scrivere un articolo/spiegazione sul Wall Street Journal per spiegare l'esatto punto di vista dei due colossi Telco.
Forse è proprio per questo episodio che la FCC americana ha deciso di indire, per il prossimo 21 dicembre, un open meeting per discutere proprio della neutralità del web. Finalità dell'incontro è la stesura di una bozza di regole atte a garantire una navigazione paritaria a tutti i cybernauti, con "autostrade digitali" libere, a disposizione di tutti e che non facciano discriminazioni.
Perché l'accesso alla rete - l'organo americano ne è certo - è un diritto di tutti e va garantito con regole certe e riconoscibili. Un pò come hanno suggerito in Italia il giurista Stefano Rodotà e il direttore di Wired, Riccardo Luna: la loro proposta è quella istituire l'articolo 21 bis della Costituzione, articolo che garantisca l'accesso a internet a tutti i cittadini italiani.
Intanto restiamo in attesa delle decisioni della FCC americana, tanto risoluta come il suo presidente, Julius Genachowski, e decisa a passare all'azione contro il traffico internet "discriminato".
Riuscirà l'ente americano ad forzare le eventuali - e probabili - resistenze da parte dei provider?

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