Il nuovo decreto per la
liberalizzazione delle reti Wi-Fi pubbliche, proposto nei giorni passati dal ministro
Maroni, ha subito alcuni
ritardi e non è ancora stato discusso in un
Consiglio dei Ministri. Per il ministro il provvedimento, costituito da un disegno di legge e da un decreto, deve essere discusso alla presenza di
Giorgio Napolitano e di
Silvio Berlusconi.
La nuova legge, che dovrebbe superare i limiti imposti dal
precedente decreto Pisanu, punta a liberalizzare il Wi-Fi pubblico e a
garantire la rintracciabilità di chi sfrutta il servizio per fini illegali.
Anche se non sono ancora stati definiti i termini di come verrà effettuato il controllo delle informazioni, il ministro ha descritto il Wi-Fi italiano come una rete accessibile da tutti
tramite un sms o un codice di riconoscimento, in modo da permettere alla magistratura e alle forze dell'ordine di risalire agli utenti coinvolti in utilizzi illeciti della connessione.
Il
decreto Pisanu scade il 31 dicembre 2011, ma l'onorevole leghista è fermamente deciso a portare il nuovo provvedimento nelle aule il più presto possibile, avvalendosi anche del sostegno di altri politici e personaggi famosi.