''In un momento così difficile per l'Italia e per i giovani, proprio i giovani sono la soluzione''. Lo ha affermato
Emma Marcegaglia, presidente di
Confindustria, nel suo intervento alla diciassettesima edizione di
"Orientagiovani" a Napoli.
Non ha dubbi, la Marcegaglia: qualsiasi obiettivo (anche l'uscita dall'attuale crisi economica) può essere raggiunto se ci si impegna davvero. ''Dovete crederci come ho fatto io – ha apostrofato la giovane platea - perché sono diventata presidente di Confindustria ad aprile del 2008 e quando ho cominciato a pensare se aveva un senso candidarsi molti mi dicevano 'ma no lascia stare, sei una donna, in 100 anni Confindustria non ha mai avuto un presidente donna'. Io ho detto no, mi sono impegnata con tutta me stessa e sono stata eletta presidente con il 99% dei consensi''.
Oltre ai giovani, le risorse su cui l'Italia deve puntare sono secondo la Marcegaglia "
la tecnologia, la tecnica, l'innovazione e la ricerca" attraverso le quali "questo paese ha l'opportunità di crescere e avrà un futuro migliore''.
L'appello del numero uno degli industriali è chiaro: ''lavoriamo tutti insieme, non servono divisioni, non serve dividere nord, sud, centro e periferia. Solo se il paese ritroverà il senso di responsabilità, la passione per il prossimo per il lavoro potremmo tornare a crescere''.
A margine del suo intervento, un commento anche alla vicenda di
Fiat e alle recenti
dichiarazioni di
Marchionne. "Il confronto su Fiat non deve diventare motivo di scontro e di divisione politica – ha affermato a proposito – ma motivo per unire le forze, affrontare i problemi di produttività di cui soffrono le imprese italiane".
Anche la presa di posizione dell'ad di Fiat, che ha suscitato reazioni indignate da parte dei sindacati, può essere secondo la Marcegaglia interpretata senza intenzioni polemiche: "mi è sembrato che Marchionne – ha spiegato - abbia lanciato un appello a guardare i problemi dell'Italia, di competitività e produttività, dei quali parliamo spesso e da molto tempo. Un appello a cercare di risolvere i problemi italiani".