MV Agusta e Cagiva tornano in Italia grazie alla holding Castiglioni

La holding Castiglioni ha riacquistato dal gruppo Harley Davidson il 100% del capitale di MV Agusta Motor: i marchi MV Agusta e Cagiva tornano italiani.

Autore: Redazione ImpresaCity

Due marchi storici del motociclismo come MV Agusta e Cagiva tornano italiani. La holding Castiglioni, che vede al vertice Claudio Castiglioni e il figlio Giovanni, ha infatti riacquistato dal gruppo Harley Davidson il 100% del capitale di MV Agusta Motor.
Il gruppo statunitense aveva comunicato già a fine 2009 l'intenzione di vendere, come conseguenza di una nuova strategia aziendale che intende concentrare le risorse sul marchio principale.
''Dopo mesi di trattative - si legge in un comunicato della holding italiana- la famiglia Castiglioni torna in sella alla stessa società che aveva precedentemente rilanciato e portato al successo internazionale, con l'ideazione dei modelli Brutale e F4, emblemi del made in Italy nel mondo''.
All'interno della società un posto d'onore verrà riservato a Massimo Bordi, importante ingegnere e manager italiano, che ha affermato: ''MV Agusta ha tutte le carte in regola per confermarsi quale uno dei maggiori player sul mercato delle due ruote di alta gamma, con un brand tra i più conosciuti al mondo, anche se dovranno essere svolte importanti azioni di ristrutturazione industriale e manageriale. I modelli attuali e quelli che abbiamo in progetto hanno un forte carattere, una grande innovazione e un design unico; non ho dubbi sul loro successo''.
Concisa la dichiarazione di Claudio Castiglioni, che alla firma del contratto ha dichiarato: ''MV Agusta è la perla del motociclismo italiano, sono contento di questa operazione perchè con Massimo ho già vinto una volta, abbiamo fatto le moto più belle del mondo e continueremo a farlo''.
Le parole d'ordine per il rilancio dei marchi? Castiglioni non ha dubbi: "nuovi modelli, managerialità di alto livello, rigore assoluto nei conti".
E per quanto riguarda le novità che attendono gli appassionati di motociclismo, anticipa che "il futuro si chiama F3, una nuova tre cilindri da 675 cc che rivoluzionerà il mercato, oltre che la nostra azienda".

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