Romani: sì all'asta sulle frequenze per la telefonia mobile

Paolo Romani approva l'idea di Calabrò di predisporre un'asta per l'assegnazione di frequenze digitali agli operatori della telefonia mobile. Il viceministro auspica che si svolga al più presto.

Autore: Redazione ImpresaCity

Paolo Romani ha approvato l'idea di predisporre un'asta per l'assegnazione di frequenze digitali agli operatori della telefonia mobile. L'idea era stata lanciata, tra gli altri, dal presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò.
Il viceministro auspica che l'asta si svolga al più presto e che sia "più vantaggiosa possibile per lo Stato", in un processo che si attui "rispettando la storia di questo Paese e gli imprenditori che, anche a livello locale, si sono impegnati in questo settore".
Le frequenze da mettere all'asta verranno liberate mediante la dismissione di alcune emittenti televisive che non rispettano gli standard di qualità.
"C'è un confronto – ha proseguito Romani - avviato con varie istituzioni, tra cui il Tesoro, sull'ipotesi di destinare una parte delle risorse che lo Stato incasserebbe dall'asta di queste frequenze a rimborsare gli imprenditori televisivi che le potrebbero liberare (magari consorziandosi e rinunciando a frequenze a quel punto superflue), mentre un'altra parte di queste risorse potrebbe essere destinata ad incentivare la diffusione della banda larga".

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