Posta Elettronica Certificata, promosse solo 17 Università su 93

Solo 17 Atenei italiani hanno finora applicato correttamente le norme sulla Posta Elettronica Certificata. Tutti gli altri devono affrettarsi a mettersi in regola in vista dell'esame del Pec-Day, il prossimo 26 aprile.

Autore: Redazione ImpresaCity

Anche le Università sono finite nel mirino di DigitPA, che per conto di Palazzo Vidoni sta effettuando un controllo accurato sull'effettiva applicazione delle norme sulla Pec da parte di tutte le pubbliche amministrazioni. E la maggior parte di esse è stata "bocciata al primo appello".
A superare l'esame sono stati solo 17 Atenei italiani su 93, quelli cioè che hanno pubblicato una o più Pec nel proprio sito istituzionale così come nell'Indice delle Pubbliche Amministrazioni.
Le Università promosse sono quelle di Pavia (con ben 147 PEC), Firenze (95), Roma Tre (54), Brescia (21), Udine (2), Cagliari (1), Calabria (1), "Federico II" di Napoli (1), Seconda Università di Napoli (1), Perugia (1), "Mediterranea" di Reggio Calabria (1), Sannio di Benevento (1), Teramo (1), Torino (1), Trento (1), Trieste (1) e Verona (1).
Per tutte le restanti Università è scattato quindi l'intervento dell'Ispettorato della Funzione Pubblica voluto dal Ministro Renato Brunetta. Gli Atenei "svogliati" dovranno così mettersi obbligatoriamente in regola e superare anch'essi l'esame fissato per il prossimo 26 aprile, data del Pec-Day (quando 50 milioni di cittadini italiani avranno la possibilità di dotarsi di una propria casella di Posta elettronica certificata).
Il Ministero ha tenuto a ricordare che, nell'ambito dell'iniziativa "Linea Amica", è stato messo a disposizione un servizio di assistenza (numero verde 800.254.009) per facilitare l'attivazione e la pubblicazione degli indirizzi di Pec da parte delle singole amministrazioni che attualmente sono in ritardo rispetto agli obblighi di legge.

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