Cisco innova il data center, aumentando le prestazioni e diminuendo i costi

La nuova generazione Unified Computing System e i Nexus offrono maggiore potenza di elaborazione con un maggiore controllo dei consumi e in fase di gestione.

Autore: Redazione ImpresaCity

Con la seconda generazione della soluzione Unified Computing System, Cisco intende fornire ulteriore impulso alla riduzione dei costi e alla complessità legati all'infrastruttura IT, senza trascurare una tematica particolarmente attuale come la la virtualizzazione del data center. L'obiettivo dell'azienda è accelerare la virtualizzazione grazie alla distribuzione di un'architettura a elevate prestazioni che riunisca l'elaborazione, la rete, l'accesso storage e le risorse di virtualizzazione in un unico sistema efficiente anche dal punto di vista energetico.
Secondo le stime Cisco, l'introduzione di server di nuova generazione a due e quattro socket all'interno del portfolio Unified Computing System fornisce fino al 50% in più di potenza del processore, prestazioni superiori del 300% e una memoria di quattro volte superiore rispetto a quella standard, fornendo in questo modo la piattaforma ideale per la maggior parte dei carichi di lavoro aziendali. Cisco ha inoltre ampliato il portfolio Cisco Nexus presentando i nuovi moduli di espansione Nexus 2248 e Nexus 2232, che forniscono al data center una capacità 10 Gigabit Ethernet.
La nuova generazione di server a due socket Unified Computing System M2 B-Series e C-Series si basa sul processore Intel Xeon 5600.
I nuovi System B-series e C-Series a quattro socket, disponibili nel corso del terzo trimestre fiscale 2010, integrano invece il processore Intel Xeon 7500. La nuova architettura FEX-link, integrata sia nei Nexus sia negli Unified Computing System Fabric Extenders, supporta qualsiasi dispositivo da 100 Mb, 1 Gb e 10 Gb Ethernet, Fibre Channel nativo così come FCoE, InfiniBand over Ethernet, iSCSI e NAS. Inoltre, nel corso del prossimo hanno, l'architettura FEX-link permetterà al di raggiungere 160 GB di larghezza di banda per unità blade. 
Dal punto di osservazione Cisco, spesso, i manager IT ono restii a utilizzare soluzioni per il controllo dell'alimentazione sull'ghardware, in quanto non offrono visibilità delle applicazioni attive, e perché potrebbero causare il rallentamento involontario delle applicazioni critiche. Utilizzando la soluzione Cisco invece, gli amministratori IT sono in grado di fissare policy energetiche e di raffreddamento per l'impiego dei server. Grazie a questa funzionalità, lo staff IT può regolare il consumo energetico in base ai requisiti dei carichi di lavoro tramite la pressione di un tasto.

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