Google entra anche nel mercato dell'energia

La Federal Energy Regulatory Commission Usa ha approvato la richiesta di Google: ora BigG può comprare e rivendere energia elettrica ai suoi clienti. E può anche servirsi di energia rinnovabile per i suoi data center.

Autore: Andrea Sala

La Federal Energy Regulatory Commission (FERC) americana ha approvato la richiesta di Google che fa entrare il gigante della websearch nel mercato dell'energia. BigG ora può acquistare e rivendere elettricità ai suoi clienti che ne faranno domanda. 
Una portavoce della società aveva precedentemente dichiarato che Google Energy LLC voleva dalla FERC solo l'autorità per "contenere e gestire il costo dell'energia per Google". Nel verbale di assenso dell'ente americano viene anche sottolineato che Google non controlla alcuna infrastruttura che genera elettricità e che quindi il suo ruolo sarà di rivenditore.
BigG ha dichiarato che questa nuova mossa è volta solo a fornire elettricità alle strutture della società e per accumulare riserve in caso di situazioni di emergenza. Le grandi aziende, infatti, non sono nuove a questo tipo di richieste e la FERC ha già permesso ad altri gruppi di gestirsi la propria elettricità: sono circa 1500 le società che hanno questo tipo di potere speciale, inclusi colossi come Alcoa e Wallmart.
Le infrastrutture informatiche e di telecomunicazioni, come quelle di Google, consumano circa 120 miliardi di kilowatt ora di elettricità all'anno - il 3% di tutto il consumo Usa. Si prevede inoltre che la rapida crescita dei data center ne aumenterà anche il fabbisogno energetico: per stare al passo con la domanda gli Usa dovranno costruire due centrali elettriche di grandi dimensioni all'anno.

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