Assinform appoggia la fusione tra le associazioni Industriali e Provinciali e Confindustria Lazio

La rappresentanza confindustriale a livello territoriale per affrontare la difficile fase in cui si trova l'economia italiana, è oggi chiamata a concentrare le proprie risorse, in modo da rafforzare il proprio ruolo e la capacità di dialogare in modo chiaro e coerente con gli interlocutori istituzionali.

Autore: Redazione ImpresaCity

Paolo Angelucci, Presidente di Assinform, appoggia in pieno l'operazione portata avanti da Aurelio Regina, Presidente dell'Unione degli Industriali di Roma, relativa all'accorpamento tra la struttura regionale Confindustria Lazio e l erappresentanze delle cinque province di Roma, Rieti, Viterbo, Latina e Frosinone. "Il progetto di fusione tra le associazioni territoriali di Confindustria nel Lazio, sostiene Angelucci, costitusice un modello di riforma innovativa in chiave federale di importanza strategica per le istanze rappresentative  delle imprese, che auspico possa essere seguito al più presto nel resto d'Italia."
E prosegue: "Come Assinform, che rappresenta un settore costituito da 97.000 imprese, in gran parte di dimensioni medio-piccole siamo direttamente interessati all'unificazione  dei centri decisionali di Confindustria sul territorio. Non solo perché da tale processo ne derivano notevoli risparmi di costi e strutture più snelle ed efficienti, ma soprattutto perché corrisponde all'esigenza di disporre di un punto di riferimento unico e forte di Confindustria a livello locale. Oggi le Regioni hanno un peso determinante nella politica per l'occupazione, la formazione, la ricerca, tutti temi che, fra l'altro, vedono le imprese IT in prima linea. La rappresentanza confindustriale a livello territoriale per affrontare in modo adeguato la difficile fase in cui si trova l'economia italiana, in bilico fra uscita dalla crisi e necessità di rilancio della crescita, è oggi chiamata a concentrare le proprie risorse, in modo da rafforzare il proprio ruolo e la capacità di dialogare in modo chiaro e coerente con gli interlocutori istituzionali".     

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