Brutti segnali da Oracle

Deludono le vendite del terzo produttore mondiale di software. Segnali non certo confortanti che indicano che la ripresa del mercato corporate è ancora lontana.

Autore: Redazione ImpresaCity

Oracle ha annunciato che le vendite software nel primo trimestre del nuovo esercizio fiscale - chiuso al 31 di agosto - sono risultate decisamente inferiori alle previsioni, raffreddando così le speranze di una ripresa degli investimenti corporate nel settore dell'IT e deprimendo con un meno 2,7% il titolo nel dopo borsa a Wall Street, titolo che era stato già negativo di oltre due punti percentuali nella seduta ufficiale.
Le vendite di nuove licenze da parte del terzo produttore mondiale di software sono diminuite del 17%, un calo superiore alla contrazione del -14% prevista dal management Oracle tre mesi fa.
Il fatturato complessivo, che include le vendite di software ma anche gli introiti derivanti dalla manutenzione dei programmi acquistati in precedenza, ha subìto una contrazione del 5% e si è attestato a 5,05 miliardi di dollari nel trimestre di riferimento, sotto le stime di 5,24 miliardi previste dal mercato finanziario.
Tuttavia, il gigante del software ha registrato nel periodo di riferimento un utile di 30 centesimi per azione in linea con le attese. Per il prossimo trimestre il Ceo, Larry Allison, si aspetta una leggera inversione di tendenza con una crescita del 3% anno su anno.
 

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