ISTAT: un 2008 difficile per l’industria elettrotecnica ed elettronica italiana

Il business di questo settore merceologico è sceso del 3% sul mercato interno e del 6% oltreconfine. La produzione industriale è calata del 6% (-6% l'Elettrotecnica e -5% l'Elettronica), il fatturato del 4% e gli ordinativi del -5%.

Autore: Redazione ImpresaCity

Industria elettrotecnica ed elettronica italiana  in sofferenza nel corso del 2008. E' ciò che emerge   dati recenti dati congiunturali diffusi dall'ISTAT, che confermano la chiusura di un anno difficile.
"I consuntivi di chiusura d'anno per il fatturato industriale si sono mostrati decisamente peggiori rispetto a quelle che erano le attese, già negative, di Confindustria ANIE - ha dichiarato Guidalberto Guidi, Presidente di ANIE - . Sulla media del 2008 (-4% rispetto al 2007) ha pesato un vero e proprio crollo registrato nel mese di dicembre (-10% rispetto al dicembre 2007)".
A penalizzare l'Elettronica sono soprattutto le  performance degli Apparati e sistemi per comunicazioni (-9% in media d'anno) e della Microelettronica (-6%), quest'ultima in difficoltà per l'arretramento della produzione dei settori manifatturieri a valle.
Il risultato delll'area Elettrotecnica è stato determinato dalle continue tensioni per gli Elettrodomestici  (-17% su base tendenziale in dicembre), a cui si è aggiunta una rapida frenata per i comparti dell'Elettromeccanica (-19% in dicembre) e dei Cavi (-10% in media d'anno e -33% nel solo mese di dicembre).
Le vendite oltreconfine e, più in generale, i fenomeni di internazionalizzazione, che nei primi anni Duemila hanno rappresentato un motore decisivo della profonda ristrutturazione che ha riguardato il tessuto produttivo nazionale, hanno visto invertire il trend  per le esportazioni settoriali (-6% in media d'anno; +2% nel 2007). 
L'Elettrotecnica, nei suoi diversi comparti, che ha riportato contrazioni marcate nel 2008 (-6%);  in particolare pesano le perdite registrate dagli Apparecchi domestici (-6%) e dall'Illuminotecnica (-7%).
Le vendite sui mercati esteri sono penalizzate dagli andamenti recessivi sui principali mercati di sbocco, europei ed extra europei. Gli Apparati e sistemi per comunicazioni hanno riportato un calo degli ordinativi dell'11%, un ulteriore segnale del crollo degli investimenti del 30% avvenuto nel quinquennio 2002-2007.
Anche il comparto dei Cavi, riconosciuto per le eccellenze di tecnologie made in Italy, primo in Europa per dimensione del fatturato aggregato e quinto esportatore mondiale - sta vivendo un momento di difficoltà.
Un dato per tutti: solo nel mese di dicembre il livello delle commesse ha registrato una frenata del 38% (-12% il consuntivo per l'intero 2008). La domanda interna di materiale elettrico è penalizzata per le difficoltà sul fronte delle costruzioni  e non danno segni di recessione le forti tensioni a valle della filiera da parte delle società di installazione, che soffrono per la stretta creditizia operata da alcuni istituti bancari.
"In generale - ha concluso Guidi - il calo delle commesse desta grande apprensione per le sorti del settore nel 2009. Le difficoltà emergono soprattutto a fronte della frenata nella domanda nazionale di investimenti per le infrastrutture energetiche e di comunicazione. Le principali utility nazionali stanno operando tagli fino al 50% nei livelli programmati delle commesse e questo a grave danno dell'industria italiana fornitrice di tecnologie". 

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