La ricetta Sap per superare la crisi

Durante SAP World 2008 Augusto Abbarchi, amministratore delegato della filiale italiana, ha spiegato come Sap sia in grado di aiutare le aziende a superare il momento di crisi attuale e proiettarsi verso il futuro, sfruttando l'offerta aziendale che combina prodotti di analisi e dorsale transazionale.

Autore: Barbara Torresani

Al migliaio di operatori del mercato che hanno partecipato all'edizione 2008 di SAP World, l'evento annuale dedicato a  partner e clienti, Augusto Abbarchi, amministratore delegato di SAP Italia, ha cercato di spiegare come la società di cui è a capo possa affiancare le aziende in questo delicato momento di turbolenza che caratterizza l'economia mondiale. 
"Di fronte a una situazione di notevole incertezza e instabilità come quella che caratterizza oggi il mercato, i manager che guidano le aziende si trovano di fronte a scelte difficili, devono riuscire a capire, prevedere e a prendere decisioni importanti per consentire alle proprie aziende di continuare a sopravvivere e a giocare un ruolo importante nel mercato di riferimento", ha dichiarato Abbarchi.  
I cambiamenti si succeddono molto rapidamente  ed è difficile mettere a punto un modello su cui impostare la propria strategia.  I tempi di reazione devono essere sempre più brevi e si deve cerare un raccordo tra momento di indagine e quello di esecuzione. "Oggi più di ieri prendere decisioni basandosi su informaziooni accurate, precise e controllate diventa un elemento fondamentale. Abbiamo bisogno di estrema velocità e controllo di decisione, ha sottolineato Abbarchi. Ed è proprio questo il leit motif che lega Sap all'acquisita Business Objects, avvicinare e convergere la fase di analisi a quella dell'esecuzione, il mondo transazionale tipico di SAP a quello dell'analisi della Business Intelligence di Business Objects".
"Alcune teorie sostengono che è proprio nei momenti di forte incertezza e instabilità che bisogna avere il coraggio di mettere a punto una strategia aggressiva, per orientare e  guidare il mercato - ha proseguito. Credo invece che oggi abbiamo il dovere di proteggere le operazioni delle nostre aziende, cercare di aiutarle a sopravvivere e ad adattarsi ai cambiamenti".
Ed è in questo contesto che SAP pensa di poter essere di supporto alle aziende che intendono operare con investimenti contenuti e impatti minimi sul conto economico senza necessariamente dover ridisegnare e rivoluzionare i sistemi informativi.
In ogni momento di crisi un'azione adottata per correre ai ripari e quello di intervenire sui costi, spesso dell'It. È un'operazione a cui si fatto ricorso spesso nel passato. "Oggi, però, la situazione è molto cambiata, ha continuato Abbarchi. L'It è compenentrata con il business, abilita certi processi di business, e quindi, intervenire su di essa è molto rischioso, perché significherebbe andare a tagliare delle componenti di business importanti. Oggi quindi il taglio dei costi It va valutato attentamente e al limite scartato".

[tit: Ottimizzare la supply chain e intervenire con la leva dei prezzi]
Abbarchi ritiene che per migliorare i costi economici si può anche intervenire su altre aree, investendo in sistemi di vendita, ottimizzando la supply chain e migliorando la gestione degli sconti/prezzi.
E SAP pensa di essere in grado con la sua proposizione di poter dare un contributo importante in questi ambiti.
A livello di consolidamento dei sistemi Sap mette in campo la versione 6 del suo ERP che rispetto alla versione precedente ingloba nel nucleo centrale numerose componenti di processo, che in R/3 erano esterne, favorendo importanti risparmi in termini di costo. E sono molti oggi i clienti che hanno effettuato e stanno effettuando la migrazione alla versione 6.
Un'altra area di intervento interessante proposta da Sap è quella della manutenzione dei sistemi. In quest'ambito la società ha modificato radicalmente la modalità di manutere i sistemi. Mentre prima si basava su release aggiuntive e interventi sui bug emersi, ed era  evolutiva e reattiva, quella di oggi, che va sotto il nome di Enterprise Support è una manutenzione proattiva, che prevede fasi preventive, di monitoraggio dei sistemi in cui Sap si pone come single point of contact, unico interlocutore dell'intero panorama applicativo sia proprietario che di altri vendor. È un supporto che va a coprire l'intera piattaforma incluse le soluzioni mission critical dei clienti e dei partner. Il servizio in questione include nuovi tool, metodologie e standard, Service Level Agreement, 24/7 support Advisory e quality check continui.

[tit:Provare con l'ecosistema delle soluzioni Sap]


Per agire in termini di miglioramento del sistema commerciale SAP propone CRM 7, la versione del suo CRM con un'architettura e interfacce rinnovate, che permette di realizzare dei progetti in poche settimane, per governare e gestire meglio la forza vendita, la loro pipeline e come si muovono sui clienti.
Sempre in ottica di miglioramento del sistema commerciale SAP offre un cruscotto interattivo, un dashboard per le vendite, che nasce dall'integrazione tra la suite di Business Objects e le applicazioni SAP, che, attraverso la tecnologia Rapid Marts permette di raccogliere e portare sulle scrivanie informazioni commerciali in maniera sintetica e analitica per consentire di fare delle valutazioni sui diversi mercati, effettuare analisi What If e analisi comparative.
Sul fronte dell'ottimizzazione della supply chain con Perfect Plan, sempre di derivazione di una recente acquisizione, SAP spinge l'integrazione più vicino all'automazione di fabbrica, portando un buon valore alla catena logistica.
La suite Spend Analytics, invece, punta al contenimento dei costi fornendo una visione olistica delle spese all'interno dell'azienda, per fare inteventi più efficaci  e minimizzare l'impatto negativo.
La suite Business Planning Consolidation, che poggia su prodotti di derivazione Outlooksoft e Business Objects, si pone invece come strumento per ripianificare in modo rapido le operazioni aderendo ad orrizzonti di pianificazione non più annuali ma molto ravvicinati.
Guardano al momento congiunturale mondiale la società stessa deve fare i conti con il momento di forte instabilità e imprevedibilità, tant'è che nel corso del terzo trimestre i risultati aziendali hanno subìto qualche rallentamento, il titolo aziendale ha perso quota.

[tit:L'Italia, per ora, tiene]

Diversa è la situazione della filiale italiana, che, come ha raccontato Abbarchi, "sta andando molto bene ed è ancora in fase di crescita. Gli impatti fortemente negativi della crisi non ci hanno ancora travolti. Per questo il 2008 si preannuncia come un anno molto positivo in termini di risultati, più di quello passato. Diverso sarà il 2009. La situazione di notevole incertezza, ci ha spinti ha fare un'attenta analisi. In genere in questo periodo i budget per l'anno successivo sono già pronti. Quest'anno ci sono ancora una serie di variabili aperte da valutare. Ci stiamo attrezzando per affrontare al meglio la situazione. Non procederemo con un contenimento molto spinto dei costi. Lavoreremo nella direzione di un'ottimizzazione dei costi senza impattare pesantemente sull'operatività. In azienda il problema è molto sentito, c'è un forte senso di squadra, e le persone sono coinvolte e lavorano a gruppi per trovare situazioni fattibili".  

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