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Un hard disk tra le macerie dello Space Shuttle Columbia

Kroll Ontrack ha recuperato ben il 99% delle informazioni memorizzate nel drive restituendole ai ricercatori.

Tecnologie
 Nel febbraio del 2003, al rientro da una missione spaziale esplodeva in volo lo Space Shuttle Columbia. Tra le macerie gli ingegneri del Johnson Space Center hanno ritrovato l'hard disk contenente i dati su un esperimento su CVX (Critical Viscosity of Xenon) in un hangar del Kennedy Space Center, dove sono state raccolte le macerie dello shuttle dopo l'incidente, e hanno deciso di inviarlo ai laboratori Kroll Ontrack di Minneapolis per estrarre qualunque dato fosse possibile ottenere dall'hard disk distrutto.  
I ricercatori erano riusciti a scaricare circa l'85% dei dati di 370 ore di esperimento mentre il Columbia era in orbita ma il test richiedeva la disponibilità di tutti i dati (circa 400 megabyte) che erano stati memorizzati all'interno di un hard disk inserito all'interno di un contenitore metallico posto nel vano cargo della navetta.
Da parte sua Kroll Ontrack ha recuperato ben il 99% delle informazioni memorizzate nel drive restituendole ai ricercatori. 
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