Lo Stato investirà più nelle pensioni e meno nelle cure mediche. Aumenterà di oltre 26 miliardi di euro, nei prossimi quattro anni, la spesa per gli assegni pensionistici e crescerà di 8 miliardi anche la spesa per le prestazioni sociali. Più contenuto, invece, l’aumento delle uscite per la sanità che saliranno di 6 miliardi e rispetto al pil si ridurranno progressivamente: dal 6,73% del 2016 al 6,37% del 2020. Il totale degli assegni pensionistici passerà dai 261 miliardi del 2016 ai 287 miliardi del 2020 (+10%); le prestazioni sociali passeranno da 76 miliardi a 84 miliardi (+11%); le spese sanitarie cresceranno da 112 miliardi a 118 miliardi con un incremento minore, pari al più 5,36%. Questi i dati principali dell’operazione factcheckingrealizzata dal Centro studi di Unimpresa sull’ultimo Documento di economia e finanza, secondo la quale il totale della spesa per welfare e sanità salirà di quasi 41 miliardi tra il 2017 e il 2002 (+9%). “Come confermato in questo giorni dalla Ragioneria generale dello Stato, restano dei preoccupanti squilibri – commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci – e l’aumento della spesa pensionistica dimostra che le riforme degli scorsi anni non hanno risolto i problemi delle nostre finanze pubbliche”.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.