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Longwave e Lantech uniscono le attività di network integration

Annunciato un progetto di fusione, che però avverrà in modo graduale e porterà alla creazione di un soggetto con un giro d’affari superiore ai 40 milioni di euro.

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Si consolida il mercato della network integration in Italia, con l’accordo di fusione appena annunciato fra Longwave e Lantech. Le due realtà hanno stabilito un percorso graduale di integrazione, decidendo per il momento di procedere con i rispettivi brand e strutture: “Non abbiamo fretta e, soprattutto, intendiamo salvaguardare il valore e le competenze delle persone che lavorano con noi – ha spiegato Lello Lelli, Ceo di Longwave -. Per questo non abbiamo scelto di procedere subito con un merge completo. Solo le strutture commerciali fin d’ora non avranno più differenze nelle attività di vendita delle rispettive offerte. Per il resto, alcune figure saranno incaricate di stabilire il percorso più indicato per integrare le due società, in modo da produrre valore e non la semplice somma delle rispettive attività”.
In assenza di dettagli finanziari sull’operazione, per certo si sa che è stata condotta sotto l’egida di Zucchetti Group, che nel 2014 aveva acquisito il 70% di Longwave e ora possiede una quota analoga del nuovo conglomerato. Il restante 30% resta nelle mani di Lello Lelli, mentre Lantech viene assorbita all’interno di Zucchetti.
Entrambe le realtà hanno costruito la propria storia nel mondo del networking, della sicurezza e dell’integrazione. Lantech è nata nel 1995 e nel tempo ha scelto di lavorare con numerosi vendor, come Fortinet, CheckPoint, Allot, F5, Riverbed o Infoblox. La crescita è stata lenta ma costante e ha portato oggi a un fatturato di circa 20 milioni di euro e un organico di un centinaio di persone: “Abbiamo stabilito un forte legame con i nostri clienti – ha raccontato il direttore commerciale & marketing della società, Nicola Barbiero - e ci siamo progressivamente estesi anche alla gestione delle infrastrutture da remoto, con un Noc strutturato e una copertura geografica prevalente in Lombardia e Veneto”.
Longwave, invece, è partita nel 2001 e si è concentrata soprattutto sulle comunicazioni interne alle aziende, anche con strutture complesse, sposando negli ultimi anni in modo particolare l’offerta di Cisco e allargandosi così da telefonia e networking verso unified communication, videocomunicazione, sicurezza e data center. La società, che fa leva su una clientela prevalentemente concentrata in Emilia Romagna, ha realizzato 21 milioni di fatturato lo scorso anno e vanta un organico di 110 dipendenti: “Le competenze delle nostre persone sono anche la nostra forza – ha sottolineato Lelli – ma ci siamo resi conto che il percorso di crescita andava razionalizzato e, allo stesso tempo, dovevamo allargare il nostro raggio d’azione. Con Lantech abbiamo pochissime aree di sovrapposizione, mentre ci completiamo sotto diversi punti di vista, non solo di copertura geografica, ma anche di offerta di servizi”.
La realtà che si creerà nel tempo con la progressiva integrazione potrà contare su un fatturato di partenza superiore ai 40 milioni di euro, una presenza estesa a buona parte del Nord e Centro Italia e una gamma di servizi che spazia dalla progettazione e gestione di infrastrutture di rete onsite a quella gestita in remoto, dalla sicurezza alla collaborazione, fino alla sicurezza.

nicola-barbiero-lantech-lello-lelli-longway-small.jpgA sinistra, Nicola Barbiero (Lantech) e al suo fianco Lello Lelli (Longwave)
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