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IoT: l’Italia spicca fra le nazioni Emea

Una ricerca di Hpe-Aruba pone il nostro Paese appena dietro la Spagna per tasso di adozione. Ma lo scollamento fra It e business ne frena la valorizzazione.

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L’Internet of Things (IoT) ha preso piede in Italia e anche il livello di comprensione è fra i più alti in ambito Emea. Un’indagine condotta da Hpe-Aruba evidenzia come nel nostro paese il tasso di adozione sia pari al 61%, secondo solo a quello della Spagna (69%) e a pari merito con la Francia. Germania e Arabia Saudita seguono con percentuali rispettive del 54 e 53%, mentre sorprendentemente arretrate appaiono nazioni come Regno Unito, Svezia e Norvegia. Molto alto è anche il livello di comprensione dell’IoT, con un 67% di risposte positive in Italia, anche qui dietro la Spagna (68%).
La ricerca di Aruba, condotta su 1.400 responsabili business e It di 11 Paesi europei e mediorientali, evidenzia un BelPaese particolarmente ottimista, perché addirittura il 96% degli intervistati ha dichiarato che l’IoT sia opportunamente protetta, piazzandosi davanti agli altri paesi dell’area Emea, dove comunque la fiducia sulla sicurezza appare mediamente alta, con punta negativa del 72% per Norvegia e Arabia Saudita.
Come recita il titolo ‘The Emea IoT showdown: Business vs. It’, lo studio ha però evidenziato un dato di fondo che permea l’evoluzione un po’ in tutti i paesi considerati. I dipartimenti informatici e i manager di funzione, divergono sul significato e le prospettive, anche in un ambito nuovo e a forte tasso di crescita (82% di tasso di adozione entro il 2019). Per esempio, quasi i due terzi (65%) dei responsabili It ritengono che l'IoT serva ad “aggiungere connettività Internet agli oggetti d'uso quotidiano”, mentre quasi la metà (48%) dei business manager offre una definizione più contrastante e riassumibile come “automazione dei servizi degli edifici”.
La confusione regna sovrana anche sulla percezione di implementazione dell’IoT in azienda, confermata dal 58% dei manager, ma solo dal 46% degli informatici. Non è un caso, dunque, che l’It veda nell’Internet delle Cose uno strumento per il monitoraggio e la manutenzione delle strutture cruciali dell’azienda, mentre il business abbia una visione più riduttiva e legata alla fornitura di servizi location-based. Se le due anime in conflitto si ritrovano accomunati dai risultati generati dall'acquisto di servizi IoT, come la produttività del personale, la riduzione del rischio operativo, maggiore efficienza e maggiore valore, si scopre che il 93% dei responsabili business ha dichiarato di aver adottato tecnologia IoT o di avere intenzione di adottarla, mentre il 13% dei responsabili IT afferma di non avere ‘alcun piano’ per il deployment dell'IoT.
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