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Arm investe nell'IoT

L'azienda annuncia l'acquisizione della svedese Mistbase e della britannica NextG-Com

Tecnologie
La progressiva affermazione dell'Internet of Things  apre le porte allla next generation semiconductor industry. I giganti del silicio si stanno attrezzando per potere essere competitivi nella nuova dimensione tecnologica. Un fenomeno che determina un sempre più ampio interese verso l'acquisizione di risorse e competenze che possano contribuire a creare un'offerta allineata alle esigenze del mercato.

Ogg è la volta di Arm, che annuncia due acquisizioni: quella della svedese
Mistbase e quella della britannica NextG-Com. Con questa doppia mossa, il produttore di chip potrà arrivare a offrire un'offerta di soluzioni IoT completa, dall'hardware dei processori e delle antenne alle applicazioni. Finora, invece, Arm ha scelto di vendere soltanto la tecnologia di base, consentendo ad aziende come Qualcomm di equipaggiarla con i propri modem Lte e poi di vendere il “pacchetto completo” ai clienti produttori di smarpthone, per esempio.

Ma c'è di più. Le due acquisizioni, come spiegato in un blogpost, permettono ad Arm di velocizzare l'affermazione di prodotti che possano sfruttare le comunicazioni NarrowBand-IoT (Nb-IoT), cioè quelle basate sul nuovo standard di trasmissione dati approvato la scorsa estate. L'Nb-IoT consente il trasferimento di informazioni su lunghe distanze a fronte di un bassissimo consumo energetico ed è quindi adatto alle applicazioni di Internet delle cose, tipicamente basate sullo scambio continuo di dati fra oggetti e sensori: sistemi industriali, tag Rfid e contatori energetici smart, e ancora tecnologie per l'agricoltura, la sicurezza, i trasporti.

Tutti casi d'uso in cui non è rischiesta banda larga, mentre è invece importante far funzionare per mesi o addirittura anni un dispositivo prima di doverne sostituire la batteria.
Questo standard (interno alla release 13 del 3GPP) ha ottime probabilità di successo anche perché può essere sfruttato dagli operatori di telecomunicazione con la sola necessità di aggiornare i propri network. Le previsioni della società di analisi Ihs Market ipotizzano che dal milione di connessioni NB-IoT conteggiabili quest'anno si salirà a 141 mlioni nel 2021. Ecco spiegato l'interesse di Arm: tanto Mistbase quanto NextG-Com hanno già incorporato l'Nb-IoT all'interno delle rispettive offerte.

L'azienda svedese, presente però su scala internazionale con uno staff di 4.200 dipendenti, si occupa di progettazione di chip e può vantare poco meno di 1.400 brevetti depositati e concessi in licenza a oltre 450 partner. La londinese NextG-Com, invece, è specializzata nel software. Nessun dettaglio è stato fornito sul valore dei due investimenti, mentre i primi prodotti frutto dell'integrazione delle diverse offerte saranno mostrati al prossimo Mobile World Congress di Barcellona.
      

Nel frattempo, in attesa della fiera catalana, Arm si è portata avanti con un annuncio: Cordio-N, il primo modem con connettività Nb-Iot integrata, basato su processore Cortex-M e completo di antenna e software, nonché di tecnologie di crittografia dei dati. A detta del produttore, questo modello si distingue da quelli già presenti sul mercato perché contiene già al suo interno tutto ciò che serve per far funzionare un'applicazione di Internet of Things. A differenza di altri modem, infatti, non ha bisogno di un Digital Signal Processor (Dsp) dedicato, bensì puà vantare sia capacità di calcolo, sia di connettività.  
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