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Commercio estero: anno record per Made in Italy

Il Sottosegretario Ivan Scalfarotto: "Le nostre imprese fanno bene in settori a medio-alta tecnologia, oltre che nell’alimentare e nella moda".

Mercato e Lavoro
I dati pubblicati dall’ISTAT confermano un export italiano in ripresa nell’ultima parte del 2016, in un anno particolarmente difficile per gli scambi a livello globale. Le nostre esportazioni di beni hanno raggiunto il livello record di 417 miliardi, in crescita dell’1,1 rispetto al 2015. Anche il saldo commerciale fa registrare un nuovo massimo, toccando i 51,6 miliardi. È peraltro anche l’effetto di un parallelo calo delle importazioni (-1,4%, ma al netto dell’energia anche questo dato è in crescita dell’1,5%).
Quello messo a segno nel 2016, è un buon risultato frutto di andamenti contrastanti: se è in crescita l’export verso l’Unione (+3%), va annotato un calo di quello verso i mercati extra-UE. In crescita quasi del 10% le esportazioni verso il Giappone, mentre sul mercato cinese le nostre vendite riprendono a crescere, dopo la battuta d’arresto del 2015. Sempre in Asia, in calo l’export verso l’India. La complessa situazione geopolitica concorre a determinare la contrazione degli scambi con Russia e Turchia.
Ottime conferme anche dagli Stati Uniti, che fanno segnare un +2,6% dopo un biennio eccezionale (2014 e 2015 rispettivamente a +10 e +20%), il che conferma anche l’efficacia dell’intensa attività promozionale svolta nel quadro del Piano Straordinario Made in Italy, che aveva inserito come target principale il mercato statunitense.
A livello settoriale, la crescita delle esportazioni nel 2016 è guidata dalla farmaceutica (+6,8%) e dai mezzi di trasporto (in particolare, gli autoveicoli a +6,3%), due settori che insieme rappresentano quasi il 16% del nostro export. Crescono anche altre componenti essenziali del Made in Italy, come l’industria alimentare (4,2%) e la filiera moda (+1,2%).  
Note positive avvalorate dal confronto con i maggiori partner europei: la crescita dell’export italiano è in linea con la performance tedesca, mentre le esportazioni francesi risultano in calo dello 0,7%.
“Il 2016 è stato un anno caratterizzato da crisi e instabilità, nel quale abbiamo comunque continuato a crescere. Nel complesso l’export si conferma la componente più dinamica della nostra economia: le nostre imprese fanno bene in settori a medio-alta tecnologia, oltre che nell’alimentare e nella moda” –  ha dichiarato il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto.
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