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Vulnerabilità e compliance condizionano gli investimenti in sicurezza

Una recente studio di 451 Research evidenzia le preoccupazioni dei responsabili sulla complessità dei compiti che li attendono.

Cloud
Quasi tre quarti delle imprese prevedono di aumentare le spese per la sicurezza dei dati sensibili nel corso del 2017, con una crescita di 14 punti rispetto allo scorso anno. Il dato emerge dall'edizione annuale del rapporto pubblicato da 451 Research è realizzato su oltre 1.100 Security Manager nel mondo.
Gli autori dello studio sottolineano però come le spese continuino a concentrarsi soprattutto su reti e terminali, con un tasso in continua crescita. Gli interpellati prevedono di rafforzare gli investimenti anche nel campo degli strumenti di analisi e correlazione, oltre che nella crittografia dei dati sia memorizzati nei sistemi che mobili. Questo tuttavia non compensa lo scarto rispetto ai sistemi più tradizionali di protezione dei dati sensibili.
Cominciano a farsi strada alcuni settori ancora giovani ma destinati a crescere nel tempo. Un esempio arriva dai Cloud Access Secure Broker (Casb) oltre il 40% delle aziende ha indicato di prevederne l'adozione quest'anno. La crittografia nel cloud e menzionata da oltre il 30% dei soldati, appena davanti ai moduli di sicurezza hardware.
Nel 59% dei casi, gli investimenti pianificati sono determinati da obblighi di tipo normativo. Lo scorso anno però la percentuale era del 64%. Anche la moltiplicazione degli incidenti di sicurezza sta contribuendo notevolmente. Oltre il 30% delle aziende, infatti, ha indicato di aver subito un attacco andato a buon fine lo scorso anno, contro poco più del 20% nell'edizione precedente.
Il 64% indica di prevedere una crittografia dei dati personali suscettibili di essere oggetto di compliance a normative come il regolamento unico europeo sulla privacy. La maggioranza sostiene di disporre di una completa conoscenza dei luoghi dove risiedono i dati sensibili, ma oltre il 50% sottolinea anche la complessità dei compiti in quest'ambito, un fattore di preoccupazione superiore anche alla carenza di competenze o di budget.
La crittografia appare privilegiata per la sicurezza dei dati (72%) davanti al controllo delle attività sui database o alla prevenzione delle fughe di dati. Si tratta di una logica destinata a estendersi anche ad ambienti cloud, oggetti connessi e container. Il 60% delle aziende prevede di allocare dati sensibili in applicazioni SaaS, anche se permane una certa preoccupazione sull'affidabilità dei cloud provider.
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