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Cgia: non si sa ancora quanti sono i debiti della PA nei confronti dei fornitori

Il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo: "Lo Stato non ha ancora una mappatura certa dei debiti a cui deve fare fronte".

Mercato e Lavoro
"A quanto ammonta il debito commerciale della nostra Pubblica amministrazione (Pa) nei confronti dei propri fornitori ?" Per la CGIA questo interrogativo è diventato un’ossessione che non ha trovato ancora una risposta, sebbene siano trascorsi quasi due anni dall’applicazione della fatturazione elettronica che, secondo le promesse del ministero dell’Economia, doveva consentire alla Pa di quantificare con precisione lo stock del debito.
In mancanza di dati ufficiali, l’unico istituto che stima da alcuni anni l’ammontare complessivo del debito è la Banca d’Italia. Premesso che gli stessi ricercatori di via Nazionale affermano che il grado di incertezza del risultato a cui sono giunti non è per niente trascurabile, le aziende private - a fronte di forniture, manutenzioni o lavori fatturati alla Pa - vanterebbero crediti per 65 miliardi di euro. Di questi, 31 sarebbero di natura fisiologica e 34 da imputare ai ritardi nei pagamenti. Dati sicuramente sottodimensionati e riferiti ancora al 2015.
Accentuatosi durante la crisi, va comunque ricordato che da un punto di vista dimensionale il fenomeno si è ridotto negli ultimi anni, grazie agli interventi messi in campo nel biennio 2013-14. In questo periodo, infatti, sono stati stanziati 56,2 miliardi di euro: agli enti debitori sono stati messi a disposizione 44,6 miliardi di euro (pari al 79 per cento del totale) in quanto alcuni enti non ne hanno fatto richiesta.
L’ultimo aggiornamento disponibile (fermo ancora al 20 luglio 2015) ci evidenzia che i pagamenti hanno toccato quota 38,6 miliardi, pari a quasi l’86 per cento delle risorse messe a disposizione. Seppure in diminuzione, l’importo del debito rimane ancora spaventoso e non ha eguali nel resto d’Europa.
“Nonostante i fornitori abbiano l’obbligo dall’inizio di aprile del 2015 di emettere alla Pa le fatture in via informatica – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo - lo Stato non ha ancora una mappatura certa dei debiti a cui deve fare fronte. Certo, la lentezza nei pagamenti è dovuta in particolar modo a problemi di liquidità, ma quanti ne hanno le circa 873.000 imprese che lavorano per il pubblico che dopo aver eseguito una fornitura o una manutenzione devono aspettare anche 6 mesi prima di essere saldate?”
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