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Le banche snodo della trasformazione digitale

Accenture evidenzia l’opportunità di sfruttare le nuove tecnologie e acquisire delle competenze che saranno determinanti per il successo futuro

Trasformazione Digitale
Le nostre banche si trovano a dover far fronte a delle importanti sfide, determinate dai fattori congiunturali in atto nel sistema bancario e finanziario italiano, dalla situazione macro-economica ancora delicata del Paese, dalle novità relative all’assetto regolatorio dell’Unione Europea, dai tassi di interesse vicino allo zero, dagli NPL. Una situazione che ha portato a una riduzione dei ricavi di 5,6 mld di euro dal 2007 e ad una esplosione delle rettifiche che al 2015 hanno eroso 15 mld di euro di ricavi in più rispetto al 2007”. E' quanto affermato da Massimo Proverbio, Senior Managing Director, Financial Services di  Accenture nel corso della Retail Banking Conference organizzato a Milano dalla società di consulenza.

massimo-proverbio-senior-managing-director-financial-services-lead-iceg.jpg“Le banche - ha aggiunto Proverbio - devono anche confrontarsi con il cambiamento dei comportamenti dei clienti, sempre più digitali, come dimostra il fatto che in media un italiano abbia con la propria banca 19 interazioni al mese, di cui solo una in filiale. In questo contesto, per raggiungere una nuova sostenibilità e profittabilità, è necessario che le banche italiane evolvano il proprio modello di business per trasformare le strutture dei costi e dei ricavi, investendo in nuove tecnologiche quali analytics, cognitive computing, Intelligenza Artificiale, ampliando il proprio ecosistema attraverso una collaborazione strategica con le Fintech, ossia con le Start-up che sviluppano tecnologie per il settore bancario, e ripensando la propria presenza sul territorio”. “È il momento di non farsi sfuggire l’opportunità di sfruttare le nuove tecnologie e munirsi delle competenze che saranno determinanti per il successo futuro”

Per Accenture, la prossima sfida è la trasformazione del capitale umano, non solo per le banche. "La crescita esponenziale della tecnologia rende molto veloce l'obsolescenza: la banca è un people business dove la tecnologia può amplificare esponenzialmente produttività e capacità di relazione, ma l'ultimo miglio, soprattutto sui business a valore, sarà ancora centrato sulle persone. Persone che devono essere engaged rispetto all'organizzazione per le quali lavorano” “È quindi cruciale trovare un nuovo equilibrio nella gestione del capitale umano, evitando che questo si traduca soltanto in un nuovo problema: la trasformazione del capitale umano deve avere, nei piani delle banche, la stessa importanza degli NPL. Per questo sarà fondamentale allineare la workforce alle tecnologie, trasformando e semplificando i processi”

“C'è uno squilibrio di redditività che può essere colmato dalla parte dei costi in maniera preponderante. Chi governa oggi la componente di costo ha quindi un ruolo importante e una grossa opportunità in cui le tecnologie possono essere armi efficaci. Va però evitato l'effetto gadget derivante dal sovraffollamento delle nuove tecnologie che, se non gestite in modo oculato, aumentano la complessità ed il rischio. “Questa la grande sfida per i Chief Operations Officer (COO), ha concluso Stefano Sperimborgo, Managing Director, Financial Services Lead Accenture Strategy: diventare Hub di aggregazione dell'innovazione tecnologica scelta in maniera attenta e collegata al conto economico, con un ruolo di semplificatori per rendere estremamente più facile e accessibile la banca ai propri clienti e ai dipendenti”
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