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Tibco e le nuove sfide dell’EAI

Quali sono le sfide dell'Application Integration per sostenere un percorso di trasformazione digitale? Intervista a Maurizio Canton, Cto Emea di Tibco

Cloud
Le esigenze di application integration stanno cambiando rapidamente. Con l’affermazione di cloud e mobile sempre più aziende devono interconnettere una molteplicità di componenti diversificate di gran lunga diverse dal passato. Se da una parte continua ad esistere la necessità di preservare gli investimenti nelle soluzioni core enterprise che hanno caratterizzato il mondo dell’EAI in tutte le grandi organizzazioni, inizia a farsi strada un nuovo approccio più flessibile e semplificato, che vede come interlocutore non solo l’uomo dell’IT, ma anche le stesse LOB. Da un unto di vista concettuale si deve essere in grado di integrare tutto con tutto in maniera diffusa all’interno dell’azienda.

maurizio-canton-tibco-ok.jpgCome rispondono a queste nuove sfide i big dell’EAI? Lo abbiamo chiesto a Maurizio Canton, Cto Emea di Tibco Software, una delle società che ha fatto la storia dell’EAI, ma che tuttavia deve oggi confrontarsi con una competizione del tutto nuova, sollevata da player nati sull’onda della nuova generazione dell’Application Integration.

Secondo Gartner, i clienti devono seguire un approccio diverso all'EAI per soddisfare la crescente richiesta di soluzioni mobile e cloud. Come risponde Tibco a questa esigenza?
L'integrazione rappresenta un punto fondamentale per ogni impresa digitale. Questo significa essere in grado di interfacciarsi e fornire un servizio personalizzato su canali differenti (Omni-channel). L'iniziativa Cloud First ha cominciato a rendere disponibili i prodotti Tibco sul cloud, focalizzandosi sulla facilità d'utilizzo e semplificando nello stesso tempo il modello di consumo per i clienti. Per i nostri clienti EAI tradizionali, questo significa che ora possono accedere alla piattaforma Tibco in modi nuovi, semplici e scalabili, estendendo l’uso della tecnologia a nuove categorie di utenti all'interno di un'organizzazione, che possono così creare, configurare ed effettuare il deployment di API con più facilità. Grazie all’ingresso di Mashery (la soluzione di gestione API) siamo in grado di offrire in un’unica soluzione sia la creazione di API che la loro gestione. Servizi e microservizi sono ora esposti e consumati come API on-premise, in cloud e mobile, con un semplice clic. 

Tibco viene spesso vista come una tecnologia di EAI molto potente, ma non sufficientemente flessibile per le esigenze di oggi. Vero o falso?
Nell'ottobre del 2015, Tibco ha annunciato due nuove soluzioni di integrazione, progettate per dare alle organizzazioni la capacità di sfruttare immediatamente il cloud per creare, testare, implementare e gestire applicazioni enterprise su qualsiasi scala. La prima soluzione, Tibco BusinessWorks Container Edition, consente alle grandi imprese di acquisire tutto il valore dei deployment basati su cloud, realizzando una fornitura continua, mentre può scalare rapidamente per rispondere a picchi di domanda. La seconda soluzione, Tibco Cloud Integration, è una piattaforma leggera, costruita apposta per il cloud, che offre un'interfaccia utente ottimizzata per lo sviluppo di API. È un'integrazione iPaaS (integration Platform-as-a-Service) per creare, governare e consumare con facilità servizi e API, con il beneficio aggiuntivo che le organizzazioni possono immediatamente prolungare all'interno o all'esterno quei servizi su richiesta. Entrambe le offerte promuovono la visione di Tibco, che è quella di offrire soluzioni studiate per permettere ai propri clienti di sfruttare rapidamente e con facilità la tecnologia cloud, e sono disponibili oggi”.

Tibco viene considerata una piattaforma adatta per portare a termine progetti complessi e pesanti, ma non per chi non sia un esperto IT. Come risponde a questa critica?
Le soluzioni Cloud di Tibco riconoscono il cambiamento relativo a chi acquista software nello spazio enterprise. L'autorità e i budget di spesa si sono spostati senza dubbio dall'IT centrale alle LOB, e il tipo di software di cui la LOB necessita è differente da quello richiesto dall'IT. La piattaforma Tibco indirizza sia le tecnologie core che quelle edge estendendo la propria portata fino al cittadino digitale. Tibco Simplr è un buon esempio di tecnologia d'integrazione Self Service edge. Si tratta di un nuovo business service che sfrutta il concetto no-code, portando funzioni di automazione personale al knowledge worker medio, il cui unico desiderio è quello di eseguire dei task magari ripetitivi, ma in modo veloce. La personal automation consente ai non-programmatori di creare un flusso per effettuare un compito con solo pochi clic e qualche configurazione semplice. Gli utenti possono implementare connettività per effettuare funzioni che sarebbero altrimenti non disponibili nei servizi preferiti – per esempio, raccogliere informazioni da un'indagine di mercato e trasferirle a destinazioni multiple; creare un mail merge utilizzando un servizio email preferito da un utente finale o trasferire rapidamente file tra database differenti. 

Come vede l'aumento della concorrenza da parte del mondo open source?
Moltissime aziende incorporano open source in parti della propria infrastruttura software. Utilizzato nel giusto contesto, l'open source offre del valore al business. Tuttavia, l'open source non è una panacea. I benefici devono superare i rischi e questi rischi sono alti quando il progetto è un progetto di integrazione middleware su cui si gioca il successo di un'organizzazione. Inoltre, mentre l'accesso semplice e i costi immediati apparentemente bassi di una soluzione open source ESB (OSS ESB) potrebbero essere interessanti, i costi di manutenzione o di cambiamento dei sistemi possono risultare esorbitanti. Il momento in cui occorre scalare o abilitare un nuovo tipo di integrazione per soddisfare esigenze crescenti non è certamente l'opportunità migliore per scoprire costi aggiuntivi, ritardi o cambiamenti necessari. 

Può spiegare la strategia Tibco e i piani futuri?
Accrescere l'intelligence (Augment Intelligence) e interconnettere assieme applicazioni, dati e persone (Interconnect Everything) è esattamente quello che facciamo per aiutare le aziende nel loro viaggio digitale. Aiutiamo le aziende in due modi: primo, le aiutiamo a interconnettere tutto il loro ecosistema (Interconnect Everything) per trasformarsi in un'impresa digitale (per costruire una base di business digitale in tempo reale, aprire il proprio business come API e innovare il proprio ecosistema on-premise, su cloud, in modo ibrido); secondo, aiutiamo le aziende ad accrescere l'intelligence (Augment Intelligence) per ottimizzare le performance di business (sfruttando tutte queste informazioni in tempo reale per ottimizzare i propri risultati di business e aiutarle a cogliere i vantaggi di ogni istante di business).Continueremo a investire su queste tecnologie per renderle tutte disponibili e consumabili in modi diversi, da on-premise al cloud, con container quali Cloud Foundry, Docker e Kubernetes. Infine, continueremo a investire nell'implementazione di soluzioni innovative, come dimostrato dal Progetto Flogo recentemente annunciato. Il Progetto Flogo funziona come uno dei primi bot di progetto per lo sviluppo di applicazioni IoT edge, con un ambiente basato su tile, a zero-codice per costruire ed effettuare il deployment di integrazione ed elaborazione dati direttamente su dispositivi connessi.
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