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Infratel, al via seconda fase per il primo bando sulla banda larga

Bando per Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Molise, Toscana e Veneto.

Mercato e Lavoro
Lo scorso 3 giugno è stato pubblicato il bando di gara per la costruzione della rete pubblica per la banda ultralarga nelle prime sei regioni: Abruzzo e Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Il bando prevedeva due fasi. La fase di prequalifica, nella quale gli operatori economici interessati dovevano fornire informazioni in riferimento ai requisiti di partecipazione e sulle infrastrutture che intendono riutilizzare, si è conclusa lo scorso 25 luglio e ha visto la partecipazione di 6 soggetti.
Effettuate le verifiche da parte di Infratel Italia sui requisiti richiesti dal bando nella fase 1, è stata inviata ai 6 soggetti partecipanti (Imprese o associazioni temporanee di imprese) la lettera di invito a presentare l’offerta tecnica ed economica per ognuno dei lotti funzionali sui quali si erano prequalificati.
Sono 6,5 milioni i cittadini interessati dagli interventi previsti in questo primo bando, più di 3,5 milioni le unità immobiliari e 3mila i comuni. I fondi pubblici complessivi sono 1,4 miliardi di euro.Oggetto del bando è la progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione in modalità wholesale di una rete passiva e attiva di accesso, che consenta di fornire servizi agli utenti finali a 100Mbps in download e 50Mbps in upload per almeno il 70% delle unità immobiliari nel Cluster C e di almeno 30Mbps in download e 15 Mbps in upload per le restanti unità immobiliari del Cluster C e per quelle del Cluster D.
Sedi della PA, scuole, presidi sanitari, distretti industriali saranno raggiunti da connessioni oltre i 100Mbps indipendentemente dal Cluster di appartenenza. La rete sarà data in concessione per 20 anni e rimarrà di proprietà pubblica.I criteri di aggiudicazione prevedono punteggi aggiuntivi per i soggetti che presenteranno una offerta migliorativa rispetto ai requisiti minimi, sia in termini di copertura della rete ad almeno 30Mbps andando a coprire le cosiddette “case sparse”, sia rispetto alla velocità di connessione estendendo la copertura oltre i 100Mbps a percentuali maggiori di unità immobiliari.
Il bando, inoltre, prevede punteggi aggiuntivi per i progetti che riutilizzeranno infrastrutture esistenti in un’ottica di efficienza della realizzazione e di minimizzazione dei costi di investimento ed è prevista una differenziazione di punteggio che valorizza, tra i diversi modelli di gestione presentati dai partecipanti, quelli che contemplano la sola offerta all’ingrosso dei servizi di accesso all’infrastruttura.
Il bando è conforme a quanto stabilito dalla decisione della Commissione Europea n. SA 41647 del 30 giugno 2016 e ha ottenuto il parere positivo di tutte le autorità competenti in materia (AGCOM, ANAC E AGCM).
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