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Confcommercio: a maggio l'indice di disagio sociale sale a 18,6

Secondo il Misery Index Confcommercio a maggio la disoccupazione estesa scende al 15,0%. I prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto diminuiscono dello 0,6%.

Mercato e Lavoro
Il MIC il (Misery Index Confcommercio) di maggio 2016 si è attestato su un valore stimato di 18,6 punti, in crescita di due decimi di punto rispetto ad aprile. Il contenuto incremento rilevato nell'ultimo mese è imputabile ad una diminuzione più contenuta dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d'acquisto a fronte di una modesta diminuzione della disoccupazione ufficiale ed estesa.
Il dato si inserisce in un quadro congiunturale caratterizzato da molteplici elementi d'incertezza, derivanti anche dal contesto internazionale. La mancata accelerazione della ripresa limita le possibilità di uno sviluppo sostenuto dell'occupazione, tale da favorire un riassorbimento, sia pure parziale, dei circa 3 milioni di disoccupati ufficiali e del milione di non ufficiali, rendendo più complessa la riduzione dell'area del disagio sociale in presenza di un possibile ritorno, a breve, dell'inflazione.
A maggio il tasso di disoccupazione si è attestato all'11,5%, in diminuzione di un decimo di punto rispetto ad aprile e di otto decimi di punto su base annua. Il numero di disoccupati è diminuito di 24mila unità rispetto al mese precedente e di 175mila unità nei confronti di maggio 2015. Il numero di occupati è aumentato di 21mila unità rispetto al mese precedente e di 299mila nei confronti dello stesso mese del 2015. L'incremento congiunturale è però troppo esiguo per essere considerato significativo.
A maggio le ore di CIG autorizzate sono diminuite per il terzo mese consecutivo (-5,7% rispetto allo stesso mese del 2015). Questa tendenza è imputabile sia alla componente ordinaria, sia a quella in deroga. Sulla base di questa stima si è calcolato che le ore di CIG utilizzate – destagionalizzate e ricondotte a ULA – siano aumentate di poche unità su base mensile e diminuite di 23mila unità su base annua. Analoga tendenza ha interessato gli scoraggiati con un modestissimo incremento in termini congiunturali ed una diminuzione di 43mila unità su base annua. Il combinarsi di queste dinamiche ha comportato una lieve discesa del tasso di disoccupazione esteso tornato al 15%.Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d'acquisto sono diminuiti dello 0,6% (-0,9% ad aprile).
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