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L'operatore mobile Free potrebbe arrivare in Italia

Secondo Bloomberg, sarebbero in corso trattative con Vimpelcom e Hutchison per acquisire antenne e frequenze.

Trasformazione Digitale
Il boss delle telecomunicazioni francesi Xavier Niel sembra sempre più fissato con l'idea di espandersi in Italia. Dopo aver investito a titolo personale nel capitale di Telecom Italia, Niel avrebbe ora avviato con il suo gruppo Iliad, che possiede l'operatore mobile Free, nuovi canali per conquistare terreno nel nostro paese.
Secondo l'agenzia Bloomberg, il gruppo transalpino avrebbe avviato trattative esclusive con Vimpelcom e Hutchison, entrambi già presenti in Italia, con l'obiettivo di acquisire antenne e frequenze, in modo tale da garantirsi la possibilità di avviare un'attività di operatore di telefonia mobile.
La Russa Vimpelcom e la società di Hong Kong Hutchison hanno già deciso di unire Wind e 3 Italia, con un'operazione da 24 miliardi di euro. La combinazione porterebbe alla creazione di un nuovo leader nel mercato della telefonia mobile, con un bacino oggi di 31 milioni di clienti, riducendo la concorrenza a tre soli operatori.
Per evitare che la transazione sia respinta dalla Commissione Europea, molto attenta al rispetto dei limiti competitivi nelle telecomunicazioni, i due gruppi starebbero cercando un accordo con un terzo attore per cedere una parte delle attività del nuovo conglomerato e permettere così la creazione di un nuovo operatore. Iliad avrebbe battuto la concorrenza di Fastweb e Free potrebbe diventare il nuovo quarto soggetto nel mobile, partendo con una base variabile fra i 5.400 e gli 8.000 siti mobili, con 35 MHz di frequenze.
Non è detto, tuttavia, che questa soluzione potrà soddisfare Bruxelles. La Commissione europea, infatti, ha aperto un'inchiesta approfondita sul raccordo e le conclusioni dovrebbero essere rese pubbliche in agosto. Da un lato, Iliad si è fatta spazio anche con una notevole aggressività tariffaria e questo potrebbe essere un argomento favorevole, poiché le autorità continentali voglio innanzitutto evitare un aumento dei prezzi in Italia. Per altro verso, tuttavia, Xavier Niel aveva proposto qualcosa di simile anche nell'operazione di fusione tra O2 (Telefonica) e 3 (Hutchison) nel Regno Unito, ma l'operazione non è poi andata a buon fine.
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