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Expo, firmato il protocollo di legalità contro le infiltrazioni criminali

Il ministro dell'interno Annamaria Cancellieri: "Expo è una sfida che vinceremo". Il protocollo prevede controlli sugli appalti, obbligo di informare il Prefetto anche per contratti e sub-contratti, tracciabilità dei flussi finanziari, obbligo di denuncia di ogni tentativo di estorsione da parte di tutte le imprese, certificazioni antimafia.

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"Expo è la grande vetrina con cui l'Italia potrà dimostrare al mondo di essere un grande Paese, è una sfida che si deve raccogliere, che si è raccolta, e ora ci si sta strutturando per vincerla". Con queste parole il Ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri ha commentato la firma del protocollo di legalità per Expo Milano 2015.
Il documento sottoscritto dal Prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi e dall'Amministratore Delegato di Expo 2015 SpA Giuseppe Sala potrebbe segnare una svolta nella storia della lotta alla mafia e alla criminalità organizzata.
"L'impegno di oggi è dare contenuto serio a quanto si stabilisce. Questo protocollo è molto interessante: è una cornice quadro che in Italia non si era mai vista", ha spiegato il Ministro Cancellieri. "Questo è il primo di una serie di accordi di legalità che varranno anche per altre grandi opere diverse da Expo", ha precisato il Prefetto Lombardi, cui è affidato il coordinamento delle attività di prevenzione delle infiltrazioni con il supporto della sezione specializzata del Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Grandi Opere e il Gruppo Interforze per Expo Milano 2015 (Gicex).
Secondo l'Amministratore Delegato di Expo 2015 Sala, il protocollo sarà un modello di riferimento per le manifestazioni future: "Expo 2015 ha sempre messo al centro del proprio lavoro il rispetto delle regole e della trasparenza. La firma di oggi apre una nuova strada, per assicurare il rispetto della legalità contro ogni possibile infiltrazione criminale e mafiosa in tutte le fasi della realizzazione dell'Evento".
Il protocollo – siglato anche da Assimpredil, Assolombarda, dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Milano, dalle OO.SS. Nazionali del comparto edile e dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Fiillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil - prevede controlli "senza limitazioni di soglia sul valore degli appalti", obbligo di informare il Prefetto anche per contratti e sub-contratti, tracciabilità dei flussi finanziari, obbligo di denuncia di ogni tentativo di estorsione da parte di tutte le imprese, certificazioni antimafia rilasciate dalla Prefettura per tutta la filiera e la presenza in tutti i contratti di una clausola risolutiva in caso di esito positivo di controlli antimafia effettuati successivamente alla firma.
"Questa volta si fa sul serio. Questo protocollo è un'ulteriore tappa di un percorso già iniziato ma che necessita di un consenso unanime", ha commentato il sindaco di Milano e Commissario straordinario del Governo Italiano per Expo Milano 2015 Giuliano Pisapia.
"Expo dovrà essere un evento pulito e trasparente: non possiamo permetterci di sbagliare", ha ribadito Paolo Alli, sottosegretario all'Attuazione del programma ed Expo della Regione Lombardia.
"Le nuove procedure contro le infiltrazioni mafiose che sono frutto di una concreta collaborazione tra tutte le istituzioni possono essere la vera eredità di Expo 2015 per il nostro Paese, saranno la nostra Tour Eiffel", ha dichiarato Bruno Dapei, Presidente del Consiglio della Provincia di Milano, delegato dal Presidente Guido Podestà.
Per rendere operativo il documento Expo 2015 SpA ha realizzato una piattaforma informatica (Si.G.Expo) che consente la gestione telematica di numerose informazioni, dall'anagrafe degli esecutori al monitoraggio dei flussi di manodopera e dell'attività dei cantieri, a contratti e assetti proprietari e manageriali delle aziende coinvolte nei lavori.
La piattaforma verrà integrata con le White List, l'elenco della Prefettura in cui sono registrati gli appaltatori considerati immuni da infiltrazioni mafiose, in modo da accelerare le procedure di controllo.
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