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Il futuro di Vasco, oltre Digipass e le banche

Il presidente e Coo, Jan Valcke, traccia un bilancio delle attività della sua azienda e inquadra le strade di evoluzione.

Cloud
Al brand Vasco Data Security non si può fare a meno di associare quello di Digipass. La tecnologia di identificazione e autenticazione è decisamente il prodotto di punta della società statunitense esperta di sicurezza, tanto da aver distribuito circa 250 milioni di dispositivi a livello mondiale.
Su questo fronte, è sul mercato di riferimento, ovvero quello bancario, che continuano a concentrarsi le vasco-jan-valcke.jpgattenzioni del costruttore. Uno dei più recenti sviluppi riguarda la tecnologia di firma visuale delle transazioni Cronto, che si basa sulla scansione di un codice Qr criptato a colori: “Abbiamo investito nel 2015 18,5 milioni di dollari in ricerca e sviluppo - ha commentato il presidente e Coo di Vasco Data Security, Jan Valcke - e abbiamo 209 dipendenti dedicati. Il nostro intento e di creare tecnologia che semplifichi le operazioni richieste per gestire account o verificare transazioni. Utilizzando Cronto, gli utenti devono unicamente puntare il proprio dispositivo compatibile sullo schermo per consentire la cattura automatica del codice Qr. In questo modo, tutti i dettagli criptati della transazione saranno comunicati tra banca e cliente attraverso un canale sicuro, senza alcun rischio di pirataggio”.
Le evoluzioni sul fronte primario sono continue, come dimostra anche la disponibilità di MyDigipass, chi si occupa di protezione dell'identità online attraverso una connessione semplice e sicura verso i siti web preferiti dagli utenti. Ancor più recente è l'arrivo di Digipass for Apps Face Recognition, che effettua l'autenticazione attraverso il riconoscimento facciale. In questo caso, l'utente effettua una serie di selfie per creare un modello biometrico accurato che viene poi protetto tramite crittografia e memorizzato.
Se il fronte bancario resta quello di riferimento per l'azienda, che ha chiuso il 2015 con ricavi pari a 241,4 milioni di dollari e una crescita del 20% rispetto al 2014, una delle principali sfide per il futuro resta quella dell'espansione verso altri mercati: “Si tratta di un processo già in atto, che ci ha portato a identificare settori per noi altrettanto strategici come la pubblica amministrazione, la sanità, il gaming e l’e-commerce - ha puntualizzato Valcke -. In Italia possiamo contare su 95 clienti bancari, ma ne abbiamo 175 in altri comparti”.
Vasco non trascura la via delle acquisizioni per allargare il proprio business. Lo dimostra l'operazione è completata lo scorso anno con Silanis Technology, fornitore canadese di soluzioni di firma elettronica, che è andata a rafforzare l'offerta in direzione delle transazioni online con la piattaforma e-SignLive: “Certamente intendiamo accelerare la nostra crescita sui mercati in forte crescita - ha aggiunto Valcke - continuando a perseguire lo sviluppo della nostra offerta storica”.
In Italia questo percorso si realizza anche con l'apporto del distributore di riferimento Alias e di una rete di distribuzione composta da 126 rivenditori, quattro dei quali di livello Premium, che dispongono quindi dei requisiti di qualificazione e certificazione previsti dal Partner Program di Vasco.
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