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IoT, uno scenario carico di malware

Secondo Gartner, nel 2020 il 25% degli attacchi identificati dalle aziende sarà riconducibile a infrastrutture IoT

Trasformazione Digitale
L’affermazione dell’IoT, e la crescita tendenziale attesa per i prossimi anni, sollevano preoccupazioni per le implicazioni di sicurezza legate allo svilouppo di questo nuovo ecosistema tecnologico. Come sempre  è accaduto non vi è tecnologia che possa essere immune da malware. Anche per l’IoT si prospetta, quindi, un scenario carico di malware.

Già nel corso di quest’anno Gartner prevede che la spesa di sicurezza associata a questo nuovo paradigma dell’IT possa raggiungere a livello mondiale i 348 milioni di dollari, con una crescita rispetto al 2015 del 24%. 

La costante progressione della spesa in sicurezza, inizialmente moderata, sarà inevitabile. Nel tempo si evidenzierà una crescita direttamente proporzionale al numero di oggetti che verranno inclusi in rete. Solo nel 2016 l’incremento atteso è del 30% equivalente a 6,4 miliardi di oggetti connessi, mentre nel 2018 si prevede che il numero possa pressoché raddoppiare raggiungendo un numero prossimo ai 12 miliardi di oggetti IoT

Ecco, quindi, che se nel 2018 si stimano investimenti in IoT security nell'ordine di 547 milioni di dollari, nel 2020 il valore si prevede possa raggiungere gli 840 milioni di dollari. I problemi di sicurezza associati permetteranno al cybercrime di attuare strategie di attacco diversificando gli ambienti target tradizionali.

Oggetti IoT saranno adottati all’interno di una molteplicità di settori verticali, con una forte adozione da parte delle utility e dell’industria automobilistica. Smart Industry, Smart Car, Smart Home, Smart City, la concentrazione di intelligenza nei singoli apparati dei diversi segmenti, in grado di raccogliere e distribuire dati alimentando processi Big Data, alimentando esponenzialmente l’adozione di tecnologie IoT enabled e lo sviluppo di processo IoT driven, porta Gartner a stimare che nel giro di 5 anni, vale a dire nel 2020, il 25% degli attacchi identificati dalle aziende possa essere riconducibile a infrastrutture IoT.
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