Gli smartphone e tablet del costruttore sudcoreano potranno far girare applicazioni professionali sviluppate dal gigante del software.
Le imprese restano un obiettivo primario per i produttori di
smartphone, anche se spesso essi non propongono terminali specificamente dedicati a questo target. La strategia si articola ormai soprattutto sul fronte applicativo, come si è visto con la scelta di
Microsoft di integrare nativamente la suite
Office in
Windows Phone oppure con l'alleanza fra
Apple e
Ibm per la distribuzione di applicazioni di business sugli
iPhone e gli
iPad.
Alla tendenza si è allineata ora anche
Samsung. Aldilà del notevole sforzo già prodotto nel campo della sicurezza e dell'amministrazione (con la famiglia
Knox), il leader mondiale del comparto ha ora annunciato una partnership strategica con un gigante del software, ovvero
Oracle.
Nel concreto, gli smartphone e tablet proposti dalla divisione Enterprise del produttore sudcoreano potranno far girare
applicazioni mobili professionali dedicate (sviluppate sulla base della piattaforma multi-Os
Apache Cordova e delle estensioni
Oracle Mobile Application Framework e
JavaScript Extension Toolkit) e distribuite in modalità cloud. In pratica, una replica dell'alleanza fra Apple e Ibm.
Nel giugno scorso, Samsung aveva concluso un
accordo simile con
Red Hat. I due partner avevano annunciato lo sviluppo di applicazioni aziendali progettate per settori industrie in ambiti come la business intelligence, le relazioni con i clienti o la gestione degli stock.
Questi tool saranno sviluppati per
piattaforme Android, ma anche
altri sistemi operativi e funzioneranno con i più diffusi back end. I clienti potranno implementare le applicazioni attraverso la nuova
Mobile Application Platform annunciata da Red Hat.
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