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Lo storage tra flash, cloud e infrastruttura convergente

Nel corso del 2015 il mercato dello storage ha subito profonde trasformazioni. Cosa ci si può attendere dal nuovo anno?

Cloud
Nel corso del 2015 il mercato dello storage ha subito profonde trasformazioni ed è stato contrassegnato da una delle più grandi acquisizioni mai avvenute nella storia dell’informatica. Stiamo parlando dell’operazione Dell-Emc, valore 67 miliardi di dollari. Basterebbe solo quest’ultima notizia per capire quanto questo mercato sia destinato a cambiare definitivamente lo status quo. Emc è ora parte di Dell e nulla è più come prima.

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Non certo secondaria è stata l’acquisizione di SanDisk da parte di Western Digital: il gigante dell’hard disk ha speso19 miliardi di dollari spesi per acqusire tecnologia flash. Serve poi ricordare la recente cessione di Veritas da parte di Symantec e ancora, la nascita della nuova HP Enterprise, elemento quest’ultimo che mette in gioco l’abilità della nuova compagine societaria nello sviluppare un percorso di estensione e consolidamento dell’agglomerato di risorse che dovranno soddisfare nuove esigenze di ottimizzazione ed evoluzione del business enterprise, contaminato sempre più dal cloud, anche nello storage.

E’ un nuovo inizio anche per NetApp che sigilla la nomina di un nuovo Ceo e l’acquisizione di SolidFire, astro nascente nella tecnologia all-flash, elemento, quest’ultimo, che sta rapidamente condizionando l’approccio allo storage andando a differenziare l’offerta mainstream per lo storage primario. La tecnologia Flash inizia a incidere sulle vendite, ponendosi come una valida alternativa per tutte quelle applicazioni che richiedono fast response time. Da notare, inoltre, la crescita di infrastuttura convergente, con server che racchiudono in sé componenti di storage server e networking all inclusive.

Cloud, flash, hyper convergent server si confermano i trend che vanno a modificare radicalmente l’assetto del mercato. Tecnologie che verosimilmente parteciperanno alla creazione del nuovo assetto dell’infrastruttura enteprise, il cui destino, come affermano la maggior parte di analisti, è previsto essere fortemente ancorato a una forma ibrida. L’affare Dell-Emc verrà chiuso con tutta probabilità nella seconda metà dell’anno e il tutto lascia presuppore che continuerà a esistere una fase di incertezza.

Dell sta progressivamente annunciando cessioni di attività per compensare l’elevato debito che l’acquisizione ha comportato. Non dimentichiamo, infatti, che con Emc Dell si è portata a casa la federation che include Vmware, Pivotal, RSA Security e Virtustream. Spin off sono attesi per SecureWorks e la componente di outsourcing che fa riferimento a Perot System, aziende comprate rispettivamente nel 20111 per 612 milioni di dollari e nel 2009 per 3,9 miliardi di dollari.

Cambiamenti, come già detto in precedenza, hanno interessato anche NetApp. L’ingresso del Ceo George Kurian ha coinciso con l’acquisizione di SolidFire per un valore di 870 milioni di dollari, tecnologia flash che è andata di fatto a rimpiazzare il progetto flash sviluppato internamente. Come accaduto per EMC, NetApp risente di una contrazione di fatturato sull’offerta mainstream. Molti clienti guardano con riluttanza al passaggio da sistemi basti su sistema operativo DataOntap alla versione clustered. Sulla stampa americana non si esclude che netApp possa diventare un nuovo target di acquisizione. Si cita, in particolare, il nome di Cisco, che con NetApp andrebbe a estendere l’offerta storage attualmente espressa attraverso la tecnologi hyper convergent.

Nel 2015 lo flash storage ha conosciuto un’ampia crescita e non rappresenta più un mercato di nicchia. I flash array XtremeIO di EMC hanno fatturato una cifra intorno al miliardo di dollari. Prodotti della stessa categoria sono stati venduti con successo anche da HP e Ibm. Infine, il mercato on premise diventa progressivamente contaminato dal cloud, basti pensare che la sola Amazon, nel corso del 2015, ha fatturato in infrastruttura storage più di 5 miliardi di dollari e altrettanto positive sono le performance di Microsoft Azure e Google. Il cloud è inoltre al centro della strategia di offerta in termini di backup e disaster di aziende come Veritas e Commvault.  
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