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SUSE e la questione Openstack

L’interesse per Openstack comincia a muoversi anche sul mercato italiano

Cloud
Il recente evento europeo Susecon ha proposto due novità, la versione beta di SUSE OpenStack Cloud 6 (che ha fornito un primo contatto con la tecnologia aziendale per la costruzione di cloud privati secondo il modello Infrastructure-as-a-Service basata sulla versione Liberty di Openstack) e la versione 2 di SUSE Enterprise Storage . SUSE Enterprise Storage 2 è la nuova versione della soluzione di storage software defined che si basa ( “prima e unica”) su Ceph e in grado di supportare sistemai operativi eterogenei  SUSE OpenStack Cloud 6 si avvale inoltre di Docker ed è ottimizzato per il mainframe Z System di IBM.In tema di virtualizzazione sono supportati VM di IBM, Xen, KVM, Hyper-V e Vmware .
La versione di Linux a supporto è SUSE Linux Enterprise Server 12 .Ceph è un piattaforma software per lo storage in grado di immagazzinare i dati in un unico cluster di elaborazione distribuita con interfacce verso storage a oggetti , a blocchi e file. Basato su tecnologia Ceph, SUSE Enterprise Storage è una soluzione di storage basata su software altamente scalabile e resiliente che permette alle aziende di disporre di un’archiviazione a basso costo utilizzando i normali server e unità disco presenti sul mercato. SUSE Enterprise Storage 2 supporta iSCSI in configurazioni multipath, consentendo lo storage a blocchi su sistemi operativi e ambienti tra cui Linux, UNIX e Windows. Per una maggiore sicurezza dei beni materiali, inoltre, la versione 2 è stata integrata con la cifratura dei dati statici.  Al centro della discussione su queste novità di prodotto riferite in Italia da Gianni Sambiasi, Territory Manager Italy, si colloca senz’altro la distribuzione di casa di Openstack.
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Al di à delle discussioni sulle varie distribuzioni e sulla frammentazione dell’offerta Openstack al servizio delle politiche commerciali dei vari vendor di tecnologia, va segnalato per Sambiasi l’interesse che comincia a muoversi anche sul mercato italiano per Openstack.
Sambiasi ha riferito di tre Proof of concept presso clienti italiani che hanno raggiunto con successo gli obiettivi attesi susetab.jpg

La attesa del mercato anche italiano verso la tecnologia Openstack è testimoniata anche da una   ricerca realizzata per SUSE e incentrata sui sistemi di private cloud basati su tecnologia Openstack. A livello globale il 15% ha già effettuato la migrazione verso il private cloud basato su tecnologia Openstack e il 66% pensa di farlo entro ottobre 2016 Tra i risultati della ricerca:  
  • 90% degli intervistati ha implementato soluzioni di private cloud
 . 96% vorrebbe utilizzare soluzioni cloud per business-critical workload ; le soluzioni di private cloud sono le più popolari in questo campo (54%) 
  • 93% pensa che le infrastrutture-as-a-service sono il futuro del data center
 
  • 91% pensa che l’adozione del private cloud all’interno della loro organizzazione sarà di vitale importanza per lo sviluppo dell’azienda.
   
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