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Alla migrazione si preferisce l'ottimizzazione del data center

In base a uno studio di 451 Research, quando un'infrastruttura si satura, la strada della ricerca di agilità viene privilegiata rispetto ad altre proposte sul mercato.

Cloud
Che fare quando un data center viene saturato per oltre tre quarti del suo potenziale di capacità? Dovrebbe essere ormai pratica comune andare in direzione del cloud oppure cercare opportunità di colocation.
Lo conferma uno studio messo a punto da 451 Research, che evidenzia come solo il 25% del campione selezionato considera l'opzione di ingrandire l'infrastruttura esistente. La scelta, secondo l'analista, deriverebbe dalla necessità di disporre di infrastrutture It agili.
L'analisi mostra però come il cloud non sia la soluzione maggiormente privilegiata. La modernizzazione delle infrastrutture esistenti, che permette di ottimizzare la capacità di storage e la potenza di calcolo, e presa in considerazione nel 62% dei casi. Soltanto il 41% delle imprese, invece, preferisce rivolgersi alle offerte cloud (41%) o alla colocation (35%).
Allo stesso modo, lo studio sottolinea come l'87% degli operatori di data center abbia mantenuto o aumentato gli investimenti nell'infrastruttura e il 25% di questi affermi di stimare un ulteriore progresso nel periodo a venire.
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