▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

Formigoni: l'Expo necessita di una governance adeguata

Formigoni: "Con le dimissioni di Pisapia la governance di Expo 2015 è zoppa: andavamo avanti su due gambe. Se viene meno la gamba del commissario straordinario, è chiaro che la sola gamba del commissario generale non basta".

Tecnologie
Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha chiesto al commissario straordinario di Expo 2015,  Giuliano Pisapia, di revocare le sue dimissioni presentate la scorsa settimana al Governo italiano. "Se viene a mancare un pilastro fondamentale come il commissario straordinario - ha detto Formigoni - non mi presterò a operazioni di facciata, riservandomi di valutare la situazione: non voglio mentire né ai cittadini italiani né a quelli di tutto il mondo, ai quali fino a ora ho potuto garantire che le cose procedono bene. Ma se viene a mancare un pezzo di governance...…".
Formigoni ha ribadito come, fino a oggi, la governance messa in campo per l'Expo abbia "funzionato, tanto è vero che sono state sbloccate molte questioni assai delicate. La collaborazione tra i due commissari è stata molto buona e ha rappresentato tutte le forze politiche presenti sul territorio: per questa ragione all'Assemblea generale ho potuto rappresentare un quadro positivo, annunciando che i lavori per la realizzazione di tutte le opere stanno procedendo in perfetto orario e stiamo preparando una grande Expo".
Lo stato di avanzamento delle opere ha ricevuto i complimenti del presidente del Bie Ferdinand Nagy, del segretario generale Vicente Gonzales Loscertales e di tutti i componenti dell'assemblea generale del Bie presenti a Parigi. 
L'annuncio delle dimissioni del commissario straordinario muta, tuttavia, il quadro: "Il sindaco di Milano - ha spiegato Formigoni durante la conferenza stampa convocata a Milano al rientro dal Bie - è una pedina fondamentale: chi può fare il commissario straordinario se non il sindaco di Milano, dovendo prendere decisioni che riguardano la città?". Come ha fatto il presidente Monti, anche Formigoni ha chiesto a Pisapia "di revocare le sue dimissioni: mi auguro che si vada in questa direzione. Invito, dunque, Pisapia a riconsiderare la sua situazione e a ritirare le sue dimissioni: è un impegno gravoso, ma del commissario straordinario abbiamo bisogno e la figura del sindaco è quella più indicata per farlo".Se il sindaco confermasse le dimissioni nei prossimi giorni, Formigoni ha già annunciato che sentirà il presidente del Consiglio: "Dovremo trovare una soluzione alternativa, ma non sarà facile e non so neppure se sarà possibile. Abbiamo bisogno che il Governo ci sia più vicino, ma voglio anche dire che, finora, la collaborazione è stata buona e che il Governo ha confermato gli impegni. Chiamare a responsabilità il Governo non significa abdicare alle proprie responsabilità". E dal Governo - ha precisato Formigoni - il presidente della Regione Lombardia ha ricevuto l'incarico di commissario generale: "Non l'ho ricevuto dal Consiglio regionale: come commissario generale rappresento il Governo nazionale, davanti ai Paesi del mondo che aderiscono al Bie".Con le dimissioni di Pisapia - ha proseguito Formigoni - "la governance è zoppa: andavamo avanti su due gambe. Se viene meno la gamba del commissario straordinario, è chiaro che la sola gamba del commissario generale non basta. Se Pisapia persistesse nelle sue intenzioni, mi riservo di valutare: non voglio mentire né ai cittadini italiani né a quelli europei".
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter