Sulla spinta della trasformazione digitale, le soluzioni di gestione delle performance applicative aumentano il loro peso. Gli specialisti si aggregano per contrastare i big dell'It.
L'acquisizione di
Compuware da parte del fondo di investimenti
Thoma Bravo nel 2014 aveva generato una
scissione fra le attività
mainframe e di
gestione delle performance applicative (
Apm). L'operazione aveva restituito l'indipendenza a
Dynatrace, specializzata su quest'ultimo fronte e acquisita nel 2011 da Compuware per 256 milioni di dollari.
Ora Dynatrace ha deciso di fondersi con
Keynote, un'altra società controllata da Thoma Bravo, che sviluppa tecnologie di
test e
monitoraggio delle applicazioni. I termini della transazione non sono stati comunicati.
Sull'onda dei processi di
trasformazione digitale delle aziende, le soluzioni di
gestione delle prestazioni applicative stanno acquisendo un peso fin qui inedito. Dynatrace intende trarre profitto da questa tendenza e presentarsi come uno specialista di gestione delle performance digitali. Nell'ultimo esercizio fiscale, il giro d'affari è stato di 350 milioni di dollari su una base di oltre un migliaio di clienti. In questo modo, l'aumento della massa critica appare come naturali contromossa al rafforzamento di molti big dell'It, come
Oracle,
Hp,
Dell e
Bmc.
Il fornitore propone oggi soprattutto una piattaforma di
servizi cloud che permette di comprendere, misurare e ottimizzare la
user experience sulle applicazioni fornite ai clienti. L'integrazione con Keynote aumenterà la base di contatti, con l'obiettivo di potenziare le soluzioni SaaS di Dynatrace, in particolare
Real User Experience Management. Le due società sembrano intenzionate a mantenere le rispettive piattaforme, soprattutto per rassicurare i rispettivi clienti.
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