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OpenStack approda sul cloud Ibm SoftLayer

Le imprese che sviluppano carichi di lavoro basati sul framework open source possono ora allocare le loro macchine virtuali sulla piattaforma di Big Blue.

Cloud
Dopo l'acquisizione di SoftLayer e il lancio di Bluemix (PaaS), Ibm ha considerevolmente investito nello sviluppo di servizi cloud. Per meglio accompagnare le imprese che hanno scelto di lavorare con il framework OpenStack, Big Blue ha ora deciso di facilitare l'allocazione delle macchine virtuali sulla propria piattaforma cloud SoftLayer. L’obiettivo è di offrire una maggiore flessibilità, soprattutto per la continuità del servizio, alle imprese che potranno in seguito decidere dove e quando eseguire le proprie applicazioni nel contesto di una soluzione cloud ibrida.
Per attirare l'attenzione di questi clienti, Ibm ha lanciato Cloud OpenStack Services, una soluzione che permette alle aziende di inseguire i server virtuali interni su OpenStack e/o esterni su uno dei data center SoftLayer con un minimo di preparazione. Gli sviluppatori che lavorano con Bluemix potranno implementare macchine virtuali OpenStack all'interno o su SoftLayer.
L'offerta appare come una risposta alla crescente domanda delle imprese per cloud ridondanti. Anziché utilizzare un fornitore unico, le società per ora mostrano di voler prevenire i rischi e ripartire i carichi di lavoro su diverse piattaforme, che siano interne, pubbliche o private. Quest'anno, l'82% delle organizzazioni adotterà una strategia multicloud, in crescita del 74% rispetto al 2014, secondo uno studio realizzato da RightScale.
OpenStack è una piattaforma aperta per l'hosting di servizi cloud interni o esterni. Essa fornisce una base standard per l'esecuzione senza modifiche di carichi di lavoro fra differenti data center. Dopo l'acquisizione di SoftLayer, Ibm ha scelto questo framework come motore di orchestrazione per i propri servizi cloud. Uno sviluppatore può così creare un'applicazione su SoftLayer e, una volta terminati i test, implementarla internamente. È però anche possibile allocare su server SoftLayer applicazioni troppo pesanti per una infrastruttura locale. Spostare un'applicazione da un cloud interno verso uno pubblico può richiedere anche settimane di tempo, ma Ibm afferma che i propri servizi OpenStack possono ridurre i tempi di migrazione anche a pochi minuti.
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