Dopo il fiasco della prima generazione si attende la nuova versione.Luxottica si dice pronta a presentare a breve nuovi prodotti Google based
Google Glass, tanto rumore per nulla? Per quanto i wearable godano di un'incredibile esposizione mediatica, c'è ancora molto lavoro da fare perché questi oggetti diventino parte integrante di un sistema internet based e non siano soltanto gadget usa e getta, con un'aspettativa di vita di corto respiro. SmartWatch ecc, iniziano a fare la loro comparsa, ma sono ancora oggetti che, in qualche modo, lasciano il tempo che trovano, al di là della iper-eccitazione che suscitano tra gli irriducibili dell'utlima novità tecnologica.
Tempo al tempo, si tratta soltanto di trovare loro una corretta collocazione, individuare cosa e come possano diventare, fare in modo, per talune categorie, di assurgere a oggetti di culto. E' il caso appunto dei Google Glass, la cui vendita iniziata nel corso del 2014 è stata poi cessata per cercare di re-ingegnerizzare il prodotto affidando la ri-generazione a un nuovo team di Google sotto la responsabilità di Tim Fadell.
Sembrerebbe che ora si sia pronti per la nuova generazione. "Il successo della partnership con Google - aveva affermato nel settembre scorso Leonardo Del Vecchio, presidente di Luxottica, il più importante partner per i Google Glass - dipende da quanto saranno bravi nel migliorare il prodotto in modo tale che possa diventare attraente per un mercato di massa".
Ci sono riusciti? Massimo Vian, uno dei due CEO di Luxottica, ha affermato nei giorni scorsi che usciranno presto con una nuova versione del Google Glass, versione che dovrebbe consentire di proporre oggetti che posssano davvero essere apprezzati dal pubblico. Tentativo dopo tentativo, qualcosa di buono dovrebbe al fin emergere.
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