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PA, scatta l'obbligo della fatturazione elettronica

Da oggi tutte le PA centrali e locali potranno ricevere e pagare esclusivamente fatture elettroniche in formato strutturato e firmate digitalmente

Mercato e Lavoro
Da oggi, tutte le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali italiane potranno ricevere e pagare esclusivamente fatture elettroniche in formato strutturato e firmate digitalmente. L'obbligo della Fatturazione Elettronica verso la PA - introdotto lo scorso 6 giugno per oltre 9.050 enti pubblici della PA centrale - viene quindi esteso anche ad altri circa 12.450 enti, ovvero Regioni, Province, Comuni, Università ed Enti della Sanità. Una rivoluzione - sottlinea l'Osservatorio Fatturazione Elettronica del Politecnico di Milano - che coinvolge complessivamente circa 21.500 enti pubblici e 46.076 uffici.
Ad oggi, secondo quanto affermato dall'Osservatorio - sono circa 2,2 milioni le fatture elettroniche già veicolate dal Sistema di Interscambio, ma si stima che a regime, saranno circa
50 milioni quelle scambiate tra la Pubblica Amministrazione e i suoi circa 100 mila fornitori abituali a cui aggiungono 1,8 milioni di fornitori occasionali, per un valore complessivo dell'acquistato pari a 135 miliardi di euro ogni anno.


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Complessivamente, secondo i numeri presentati oggi dall'Osservatorio, l'introduzione della Fatturazione Elettronica consentirà un beneficio economico di circa 1 miliardo di euro l'anno
per la Pubblica Amministrazione italiana, grazie alla riduzione dei costi di esecuzione delle attività, alla migliore accuratezza del processo, alla riduzione degli archivi di documentazione fiscale all’abbattimento dei tempi di esecuzione dei processi. Sono poi da aggiungere circa 500 milioni di euro di risparmi legati all'aumento di produttività delle imprese che fornitori della PA, per un beneficio economico complessivo pari a
1,5 miliardi di euro. I risparmi però potrebbero crescere fino a 6,5 miliardi di euro l'anno, se da questo primo step si riuscisse a raggiungere la digitalizzazione dell'intero ciclo procure to pay della Pubblica Amministrazione. Arrivando fino a 60 miliardi di euro nell'ipotesi della digitalizzazione completa del Ciclo Ordine-Pagamento di tutte le imprese italiane.

La Fattura Elettronica alla PA potrebbe inaugurare un periodo di innovazione digitale pervasiva nelle relazioni di business e nei processi interni, spiega Paolo Catti, Responsabile della Ricerca dell'Osservatorio Fatturazione Elettronica. In questo contesto, infatti, digitalizzare non significa solo dematerializzare la carta, ma impostare una profonda revisione delle organizzazioni e del modo di lavorare alla luce delle opportunità offerte dalle tecnologie digitali. Per questa ragione, ora è opportuno non fermarsi alla sola Fatturazione, ma estendere il perimetro di riferimento all’intero processo logistico-commerciale e amministrativo-finanziario che va dalla creazione dell’Ordine alla chiusura del ciclo dei pagamenti e delle riconciliazioni”.

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