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Presentato il Future Food District di Expo Milano 2015

Il Future Food District sarà uno spazio coinvolgente e stimolante in grado di raccontare come le tecnologie di ultima generazione possano aprire nuove frontiere in campo agroalimentare.

Mercato e Lavoro
E' stato presentato ufficialmente quello che si preannuncia come uno dei fiori all'occhiello del prossimo Expo, il Padiglione del Cibo del Futuro: 6.500 metri quadri nel cuore del sito espositivo tra Cardo e Decumano, uno spazio nato dalla collaborazione tra Coop, il MIT Senseable City Lab e lo studio Carlo Ratti Associati
Il Future Food District vuole essere un esperimento e incarnare  uno dei possibili scenari futuri del retail. È  composto da un  vero e proprio supermercato - non un laboratorio -, dove chi vorrà potrà acquistare i prodotti in vendita, un mare di oltre 1500 prodotti realizzati da fornitori in stabilimenti italiani. 
“Ricordate il signor Palomar di Italo Calvino che, immerso in una fromagerie parigina, ha l’impressione di trovarsi in un museo o in un’enciclopedia? ‘Dietro ogni formaggio c’è un pascolo d’un diverso verde sotto un diverso cielo (…) Questo negozio è un museo: il signor Palomar visitandolo sente, come al Louvre, dietro ogni oggetto esposto la presenza della civiltà che gli ha dato forma e che da esso prende forma’. Ecco, il futuro del mercato – come nel racconto di Calvino – potrebbe partire proprio dalle storie dei prodotti – conferma Carlo Ratti, Direttore del MIT Senseable City Laboratory -. Ogni prodotto, infatti, ha alle spalle un racconto preciso. Oggi queste informazioni arrivano al consumatore in modo frammentato e parziale. In un futuro prossimo, invece, i prodotti stessi potrebbero essere in grado di raccontarci le loro storie. Le informazioni saranno contenute in semplici etichette intelligenti e quindi trasmesse in modo immediato all’utente. Potremo scoprire tutto di una mela: l’albero da cui è stata raccolta o il viaggio che ha compiuto. L’anidride carbonica che ha prodotto o i trattamenti che ha subito – all’insegna di un consumo  più informato e consapevole. Inoltre il mondo delle informazioni e della condivisione online - insieme alla crescita della micro-agricoltura urbana - potrebbero trasformare i supermercati in luoghi di scambio aperti a tutti. Immaginate una specie di AirBNB dei prodotti. Proprio nel sito di Expo Milano 2015 ci saranno alcune aree dedicate proprio ai produttori locali, che possono usare il supermercato come un’area di libero scambio. Una trasposizione delle cosiddette dinamiche peer-to-peer – o ‘alla pari’ - emerse negli ultimi anni nel mondo della rete”.
Il Future Food District (FFD) darà anche prefigurazioni di ciò che mangeremo. L’Exhibition Area infatti dedicherà uno spazio in collaborazione con la Società Umanitaria di Milano dove si vedranno i primi prodotti commestibili derivanti dalle oltre 1.900 specie di insetti di cui si cibano già oggi circa 2 miliardi di persone; inoltre nella piazza ci saranno prototipi e  installazioni volti a esplorare alcune tecnologie innovative in materia di agricoltura urbana e produzione di cibo e energia. È il caso della Vertical Farm realizzata sulla base di un progetto ENEA: due pareti vetrate alte 4 metri e una coltura idroponica su più  livelli in grado di produrre per i sei mesi di Expo diversi tipi di ortaggi e del Canopy di alghe, apparentemente una semplice copertura, in realtà una complessa soluzione di acqua e microalghe in grado di produrre biomassa con applicazioni possibili in agro-ambientale. 
“Il Future Food District -
ha dichiarato Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. - è un progetto davvero interessante e innovativo, che proietterà i visitatori in quelli che saranno gli scenari futuri della filiera di produzione degli alimenti e del loro consumo. La ricchezza di suggestioni ed esperienze che quest’area tematica proporrà al pubblico, frutto della collaborazione tra Carlo Ratti del Senseable City Lab del MIT di Boston e Coop, permetterà di sottolineare, una volta di più, l’impegno di Expo Milano 2015 a diffondere una nuova consapevolezza alimentare, evitando eccessi e sprechi. In questo percorso, il Supermercato del futuro di Coop e l’attenzione all’evoluzione in chiave ‘smart’ delle città, proposta da Ratti, rappresentano certamente un valore aggiunto per Expo, arricchendo così la visita di conoscenze e contenuti”.

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