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Indicatore Consumi Confcommercio: si conferma stagnazione

Confcommercio: "Tuttavia ci sono timidi segnali di miglioramento il cui consolidamento nei prossimi mesi potrebbe dare l'avvio alla tanto attesa ripresa del sistema".

Mercato e Lavoro
L'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra a dicembre una diminuzione dello 0,1% rispetto a novembre e dello 0,8% tendenziale. La media mobile a tre mesi mostra il permanere di una tendenza alla stabilizzazione.
Nel complesso del 2014 l'ICC evidenzia una diminuzione dei volumi dei beni e servizi acquistati dalle famiglie dello 0,7%, in netta attenuazione rispetto al crollo rilevato nel biennio precedente (-6,7% cumulato).
La stabilizzazione dei consumi rilevata negli ultimi mesi si inserisce in un contesto generale che, pur caratterizzato da una perdurante stagnazione, lascia intravedere timidi segnali di miglioramento il cui consolidamento nei prossimi mesi potrebbe dare l'avvio alla tanto attesa ripresa del sistema.
Sul versante della fiducia, il sentiment delle famiglie ha manifestato, a gennaio, un deciso recupero con giudizi positivi in crescita sia per il clima economico e personale degli intervistati, sia per le attese riguardanti il futuro.
Anche le imprese hanno evidenziato, a gennaio, aspettative in fase di miglioramento. L'indice sintetico del clima di fiducia ha toccato il livello più alto degli ultimi anni, sintesi di aspettative non omogenee tra gli operatori dei diversi settori produttivi. I segnali positivi hanno riguardato i settori delle costruzioni e dei servizi di mercato, mentre si registra una forte caduta nell'ambito del commercio.
Secondo Confindustria, la produzione industriale, a gennaio 2015, ha evidenziato un incremento dello 0,3% rispetto a dicembre. Stando a quanto rilevato sul versante degli ordinativi (+0,4% congiunturale), la tendenza al graduale recupero dell'attività produttiva dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi.
Segnali di miglioramento sembrano emergere nel mercato del lavoro. A dicembre gli occupati sono aumentati di 93mila unità rispetto a novembre e di 109mila su base annua.
Particolarmente significativo è risultato il calo delle persone in cerca di occupazione (-109mila rispetto al mese precedente). Il combinarsi di queste dinamiche ha determinato un ridimensionamento del tasso di disoccupazione sceso al 12,9% (13,3% a novembre).
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