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Mef: a settembre in calo le nuove partite IVA

Il 42,2% delle nuove partite IVA è avvenuto al Nord, il 22,7% al Centro e il 35% al Sud e Isole.

Mercato e Lavoro
Nel mese di settembre sono state aperte 41.190 nuove partite Iva ed in confronto al corrispondente mese dello scorso anno si registra un calo dello 0,2%.
A dircelo sono i dati dell’ultimo Osservatorio sulle partite IVA del Dipartimento delle Finanze.
La distribuzione per natura giuridica mostra che le persone fisiche hanno avviato il 74,2% delle nuove aperture di partita Iva, il 20% da società di capitali, il 5% da società di persone, seguite dalla quota dei “non residenti” ed “altre forme giuridiche”, che ne rappresentano complessivamente circa l’1%. Rispetto al mese di settembre 2013, si evince un aumento di avviamenti per le sole società di capitali (+16%), mentre le altre forme giuridiche rilevano un calo, più marcato per le persone fisiche (-3,3%) e più contenuto per le società di persone (-0,9%). L
a dinamica osservata relativamente alle società di capitali conferma la tendenza, evidenziata negli ultimi anni e dovuta verosimilmente alla recente normativa civilistica, che facilita la costituzione di Società a responsabilità limitata.
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 42,2% delle nuove partite IVA è avvenuto al Nord, il 22,7% al Centro e il 35% al Sud e Isole. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia apprezzabili incrementi in Basilicata (+9,9%), Abruzzo (+6,4%) e Liguria (+4,9%), mentre le flessioni più consistenti si notano in provincia di Trento (-11,4%), Sicilia (-6,9%) e Valle d’Aosta (-6,4%).
In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio continua a registrare il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 26,1% del totale, seguito dalle attività professionali con il 12,3% e dall’edilizia con il 9,4%.
Rispetto al mese di settembre 2013, tra i settori principali si osservano incrementi relativi a servizi vari (+10,1%), alloggio e ristorazione (+6,2%) e attività manifatturiere (+5,8%). Le flessioni di nuove aperture di partite Iva si notano, invece, nell’agricoltura (-8,4%), nelle attività finanziarie ed assicurative (-7,9%), e in quelle immobiliari (-5,1%).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione è relativamente stabile, con il 63,7% di aperture di partite Iva che appartengono al genere maschile. Il 48,6% viene avviato da giovani fino a 35 anni ed il 34,4% da coloro che sono compresi nella fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno, tutte le classi di età registrano cali, ad eccezione di quella più anziana, che include soggetti con oltre 65 anni.

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