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La riorganizzazione di Microsoft parte dai tagli

A conti fatti, l’acquisizione di Nokia non passerà in modo indolore, ma porterà a una riduzione di organico complessivo del 14%.

Mercato e Lavoro
Pochi giorni dopo aver inviato un messaggio orientato al rilancio strategico di Microsoft, il Ceo Satya Nadella si è ripetuto. Questa volta, però, nonostante un titolo comunque evocativo (Starting to Evolve Our Organization and Culture), il contenuto non infonderà troppo coraggio ai dipendenti, poiché per 18.000 di loro si apre la porta del licenziamento.
Si tratta del più importante ridimensionamento di organico (14% del totale) mai attuato dalla casa di Redmond, ben superiore a quello di 5.800 persone deciso nel 2009, all’indomani dello scoppio della crisi finanziaria. Gli assorbiti dipendenti provenienti da Nokia saranno quelli che subiranno maggiormente la decisione, visto che 12.500 dei dipendenti considerati in esubero appartengono all’azienda acquisita e ai servizi. L’operazione porterà a costi aggiuntivi previsti fra 1,1 e 1,6 miliardi di dollari.
La riduzione di organico, secondo Nadella, ha due obiettivi principali: semplificare l’organizzazione (alleggerendo soprattutto il middle management) e agevolare l’integrazione di Nokia. Si tratta del primo necessario passo, nel commento del Ceo, per “costruire la giusta organizzazione e raggiungere le ambizioni prefissate”.
Rispetto al predecessore, Steve Ballmer, la rottura appare evidente. Da un lato, occorre snellire una struttura in passato appesantita, al punto di compromettere il dinamismo della società. Dall’altro, appare già chiaro che Microsoft punterà in futuro essenzialmente sui fronti mobile e cloud, facendo chiarezza sulla natura stessa del proprio operato, dopo che Ballmer aveva aperto un numero considerevole di fronti.
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