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L'Europa e il potenziale economico del big data

La Commissione Europea è convinta che il big data e il cloud rappresentino un grande potenziale di sviluppo economico per tutti i Paesi dell'Unione

Trasformazione Digitale
Tradurre i progressi della tecnologia in opportunità di business. La Commissione Europea è convinta che il big data, così come il cloud, che di fatto vengono visti un unicum tecnologico, rappresentino per l’Unione un grande potenziale di sviluppo. Quest’ultimo, tuttavia, può affermarsi solo a condizione di una maggiore coordinazione tra i diversi Stati membri, un rafforzamento infrastrutturale complessivo, così come investimenti che possano consentire di superare i limiti attuali. La complessità del contesto giuridico e l’insufficiente capacità infrastrutturale costituiscono delle barriere all’innovazione e limitano fortemente la competitività delle PMI. 
Viene sostenuta la creazione di una partnership tra i diversi Paesi che dovrebbe portare alla costituzione di un contratto pubblico privato (PPP, public private partnership) per finanziare progetti orientati a produrre cambiamenti sostanziali, game changing projects li definisce la Commissione, intesi a rendere accessibile su scala europea grandi quantità di dati per migliorare la competitività delle imprese, la qualità dei servizi pubblici e la vita dei cittadini. 
Il PPP è una proposta che è già in fase di sviluppo, all’interno della quale partecipano più soggetti industriali, e potrebbe produrre i primi risultati entro la fine di quest'anno. I primi progetti a essere finanziati dovrebbero produrre interventi nell’ambito della medicina personalizzata, dei trasporti e della logistica integrata. 
In una comunicazione ufficiale ai paesi dell'Unione europea, la Commissione ha affermato che l'Unione è stata lenta ad abbracciare il potenziale economico del big data rispetto a quanto accaduto in Paesi come gli Stati Uniti. Insufficiente ricerca e innovazione carenza di esperti, un ambiente frammentato e troppo complessa dal punto di vista normativo. Tutto ciò, riferisce la Commissione, rappresenta un ostacolo al raggiungimento di importanti obiettivi di sviluppo. Salute, sicurezza alimentare, clima ed efficienza energetica, sistemi di trasporto intelligente e smart cities sono tutti ambiti applicativi dove il big data, interpretato su scala europea, potrebbe dare grandi vantaggi. 
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