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Il supercalcolo si addice a Eni

Attivato un nuovo sistema Hpc in architettura hybrid cluster per progetti legati a sviluppi in ambito Oil & Gas.

Cloud
Aumenta considerevolmente la potenza di calcolo dell’infrastruttura tecnologica di Eni, dopo l’avvio di un secondo sistema Hpc (High Performance Computing), che si presenta come il più potente supercomputer in Europa destinato alla produzione industriale Oil & Gas e uno dei più grandi in tutto il settore petrolifero.
Con una capacità totale di calcolo di 3 PetaFlops (misurati con i benchmark Linpack) e una capacità di memorizzazione pari a 7,5 Petabytes, il nuovo sistema, realizzato da Ibm, utilizza un approccio innovativo basato sull'uso di acceleratori di calcolo operanti insieme ai tradizionali processori, la cosiddetta "hybrid cluster architecture". Questa si compone di 1500 nodi di calcolo iDataPlex dx360 M4, con più di 30.000 core Intel complessivi, ai quali si affiancano 3.000 acceleratori Nvidia Tesla Gpu collegati da una interconnessione InfiniBand ad alta velocità. La natura “ibrida” dell’architettura di calcolo garantisce incide anche in termini di efficienza energetica: con 2.8 GigaFlops/Watt il sistema Hpc di Eni si colloca al 9° posto della classifica Green500 dei calcolatori più efficienti.
Il nuovo supercomputer sarà utilizzato a supporto del core business dell’azienda, consentendo una più veloce e accurata elaborazione dei dati del sottosuolo. La strategia di Eni è di utilizzare la più moderna tecnologia di elaborazione per supportare l’esplorazione e la simulazione dei giacimenti. Utilizzando codici proprietari sviluppati dalla propria ricerca interna, combinati con i più recenti strumenti di programmazione parallela, Eni può ottenere dai dati sismici (cinque volte più rapidamente rispetto a quanto possibile con i supercomputer tradizionali) immagini 3D del sottosuolo in alta risoluzione, nonché dati di altissimo valore utili a ridurre i rischi legati alle attività di esplorazione.
L'efficienza complessiva del sistema beneficia inoltre dell’innovativo sistema di raffreddamento dell’Eni Green Data Center che lo ospita, a di Ferrera Erbognone (Pavia), realizzato per ospitare i sistemi informatici centrali di elaborazione di Eni, sia per informatica gestionale che per le applicazioni Oil and Gas .
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