La rilevazione sui finanziamenti alle Pmi. L’iniziativa prosegue con un Plafond complessivo di 10 miliardi.
A fine aprile 2014 sono ammontati a
4,2 miliardi di euro, per un totale di 12.861 domande accolte, i finanziamenti di
“Progetti investimenti Italia” per le Pmi. Lo rende noto l’Abi, a seguito di una rilevazione sulle operazioni effettuate, sottolineando che “l’utilizzo delle risorse messe a disposizione è un segnale importante nella prospettiva di ripresa degli investimenti e rilancio economico dell’Italia”.
L’iniziativa – focalizzata su un plafond complessivo di 10 miliardi di euro prorogato al 30 giugno 2014 in base al nuovo
“Accordo per il credito 2013” tra Abi e le altre Associazioni di imprese – è diventata pienamente operativa da gennaio 2013 nell’ambito dell’Accordo
“Nuove misure per il credito alle Pmi” stipulato nel 2012 tra Abi e tutte le associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale, alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze e del Ministro dello Sviluppo Economico al fine, tra l’altro, di favorire la crescita degli investimenti delle imprese.
In particolare, si evidenzia che:
- sono state accolte finora 12.861 domande di finanziamento per un controvalore di 4,2 miliardi di euro; il 79,3% delle domande presentate riguarda investimenti in beni materiali;
- le domande accolte “garantite” dal Fondo di garanzia per le Pmi, dall’Ismea o dalla Sace, nonché dai Confidi rappresentano il 19%;
- tra i finanziamenti erogati, quelli con durata superiore a 3 anni rappresentano il 70,6%;
- l’analisi relativa alla distribuzione dei finanziamenti erogati per attività economica dell’impresa richiedente rileva che:
- il 44,2% dei finanziamenti è riferito ad imprese del settore “industria”;
- il 28,3% dei finanziamenti è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”;
- il 5,3% dei finanziamenti è riferito ad imprese del settore “artigianato”;
- il 5,0% dei finanziamenti è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”;
- il 4,0% dei finanziamenti è riferito ad imprese del settore “agricoltura”;
- il restante 13,2% agli “altri servizi”.
Il plafond
è rivolto alle Pmi, in bonis, che vogliano effettuare investimenti in beni materiali e immateriali strumentali all’attività di impresa.
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