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Maroni: il Governo ci dia risposte per Expo

Il Presidente della Regione Lombardia: "L'obiettivo è garantire un'Expo 'mafia free', con meno burocrazia, ma con controlli efficacissimi".

Mercato e Lavoro
"Con il ministro dell'Interno e con le altre Istituzioni c'è piena sintonia sulla necessità di garantire un'Expo 'mafia free', con meno burocrazia, ma con controlli efficacissimi". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al termine del Comitato nazionale dell'Ordine e della Sicurezza pubblica che si è riunito alla Prefettura di Milano, per discutere del 'Piano di azione Expo Milano mafia free'.
Nel corso della riunione, ha spiegato il governatore, "la Regione ha condiviso le nuove linee guida presentate e ha illustrato le iniziative adottate in attuazione del protocollo".
In particolare, il presidente lombardo si è soffermato su due delle azioni messe in campo. La prima, ha spiegato, "è la definizione di un piano di coordinamento fra le Polizie locali di 24 Comuni, che riguardano l'Area metropolitana e quella attorno a Expo, per effettuare servizi di polizia locale sovra-comunale, per l'interconnessione dei sistemi informativi, per garantire un servizio 24 ore su 24, sette giorni su sette e per la realizzazione di un'unica centrale operativa, quella di Milano, che, attraverso il sistema Tetra, consentirà il collegamento fra le varie Polizie".
L'altra iniziativa illustrata dal governatore è stata lo stanziamento di 3 milioni di euro "destinati al cofinanziamento regionale per progetti di acquisto di dotazioni tecnico-strumentali (Video sorveglianza, centrali operative, automezzi), per rafforzare la sicurezza urbana in vista di Expo".
Il presidente della Regione ha colto l'occasione del vertice, per "sottoporre al ministro dell'Interno le richieste che la Regione ha fatto al presidente del Consiglio il 4 marzo scorso, relative a Expo, alle opere connesse all'Esposizione, ma anche alle attività che servono per garantire la conclusione dei lavori in tempo utile".
"Iniziative - ha sottolineato - che il Governo si era impegnato a prendere e che ancora non ha adottato, nonostante siano passati due mesi".
"Mi auguro - ha concluso - che l'interessamento del ministro dell'Interno serva a fare in modo che l'Esecutivo assuma i provvedimenti che sia era già impegnato a prendere e che ho riassunto in un documento che ho consegnato proprio al ministro".
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