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HP, nuovi modelli inkjet a tecnologia WidePage

Grazie all'innovativa tecnologia WidePage si valuta un risparmio rispetto alla laser che può arrivare fino al 50%. Presentato il nuovo modello Enterprise

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Arriva la stampante A3 a colori inkjet Officejet HP Enterprise dotata della innovativa tecnologia WidePage già utilizzata nel primo prodotto della serie Pro X introdotta per la prima volta lo scorso anno. "Sono macchine – afferma Luca Motta, responsabile del business printing di HP Italia - che hanno riscosso già un considerevole successo di mercato. La tecnologia PageWide è un salto evolutivo di tutto rilievo nel comparto del printing a getto d’inchiostro – aggiunge Motta - in quanto sfrutta una testina di stampa con lunghezza uguale a quella del foglio. Nessuno spostamento di carrello, quindi, riduzione del classico ronzio inkjet dovuto allo spostamento destra sinistra della testina e maggiore velocità" (vedi video).

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Disponibile in due versioni, mono e multifunzione, dotate di hard disk da 320 GByte, raggiungono una velocità di stampa di 70 pagine-minuto in modalità general office, quella che ottimizza l'uso d’inchiostro. La scansione in modalità fronte retro raggiunge le 100 pagine minuto, mentre se si vuole passare a una stampa di maggiore qualità, si possono raggiungere le 30 pagine-minuto. La capacità di carico è di 500 fogli, ma può raddoppiare con l’opzione di un secondo vassoio. L'autonomia delle cartucce è di 10 mila pagine per il nero e di 6 mila per il colore.
E’ un modello che estende la tecnologia di nuova generazione della serie X ad ambienti dipartimentali di grandi aziende, mentre l’entry level Pro x è indirizzata ad ambienti tipicamente PMI, sia per l'aumentato carico di lavoro sostenibile, 6 mila mese contro le 4 mila mese, sia soprattutto per la disponibilità di software di gestione workflow documentale e opzioni hardware aggiuntive per la stampa da dispositivi mobile via wireless direct e NFC.
La tecnologia inkjet diventa perciò sempre più competitiva nei confronti della stampa laser per utenze fino a 15 dipendenti circa e volumi di carico di 6 mila pagine mese. “Su questi livelli  – afferma Motta - il risparmio rispetto a modelli laser comparabili è di circa il 50%, se valutato in termini di costo di possesso complessivo”.
Il risparmio rispetto alle laser è comunque variabile poiché oltre che dai volumi di stampa sostenuti dipende dalla modalità di ingaggio della stampante. Se si valuta il costo associato a una logica MPS (servizio di stampa gestito) il rendimento è più alto, mentre si riduce se la logica di utilizzo adottata è quella tradizionale.
La riduzione dei costi rispetto alla laser è altresì resa possibile dal ridotto consumo energetico. Non meno rilevante è l’eliminazione di dispersione di polveri sottile così come l’eliminazione dell’effetto riscaldamento cui è soggetto il motore laser. Ovviamente il maggiore risparmio di costi lo si ottiene valutando la stampa a colori, mentre per chi fosse orientato a una stampa in solo bianco–nero soprattutto su volumi di stampa considerevoli la laser rimane l’opzione privilegiata.
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